editoriale

Il Padova come l’Inter, affossato dagli infortuni. Ma guai a parlare male dello staff medico…

Redazione PadovaSport.TV

Direttore di PadovaSport

Sono caduti uno dopo l'altro, un vero e proprio stillicidio. Infortuni muscolari in serie, ricadute continue, acciacchi di varia natura: il Padova ha viaggiato per buona parte del campionato con il freno a mano tirato a causa delle numerose assenze, che inevitabilmente hanno influito sul gioco della squadra e sulla continuità di risultati. Normale pensare che qualcuno all'interno dello staff medico non abbiamo lavorato benissimo, saper gestire forze e muscoli dei giocatori durante la stagione (soprattutto una stagione massacrante come quella della serie B) è un lavoro che richiede grande competenza nel settore. Basti pensare alla situazione dell'Inter, in serie A, analoga a quella che si è creata qui a Padova: da quelle parti a finire sotto accusa, anche per bocca dello stesso presidente Moratti, è stato lo staff medico e dei preparatori, che potrebbe addirittura essere sostituito in toto in vista della prossima stagione. Qui invece, guai a parlare male di chi lavora per prevenire e ridurre gli infortuni di tipo muscolare. Intanto ci apprestiamo ad affrontare la partita con il Novara (e il suo attacco devastante) con una difesa ridotta all'osso dopo il forfait di Cionek, che si aggiunge a quelli di Legati, Piccioni, Piccinni, tutti vittime di problemi di natura muscolare, così come Vantaggiato e Babacar, Farias (distorsione alla caviglia in questo caso) e Renzetti. Viene da pensare: fortuna che siamo salvi. Ma dall'anno prossimo la musica deve cambiare, se non altro per eliminare questa tensione insostenibile che si è creata tra allenatore e staff medico (musi lunghi, tanta insofferenza e poca disponibilità...)