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Padova, c’è un rettilineo davanti: ora non sbandiamo

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Il sorpasso di ieri può essere quello decisivo, servono quattro punti contro due squadre che non hanno più obiettivi
Stefano Viafora
Stefano Viafora Direttore responsabile 

Una domenica che ha messo all'improvviso tutti i tasselli al proprio posto, spazzato via le nubi nere, ridato speranza a una piazza affranta e desolata, che sembrava destinata a una nuova clamorosa umiliazione. La vittoria in esterna di Trieste (mancava vincere fuori dall'Euganeo da Alcione-Padova 0-1) è un altro segnale che, questo, deve (sì DEVE), essere il nostro anno. Prima il pareggio in pieno recupero di Spagnoli nel derby, poi quel pallone che non è entrato nella porta di Fortin chissà come in Padova-Lecco, ieri la nostra vittoria e quella rete quasi in simultanea al fischio finale di Gatti al Gavagnin Nocini contro il Vicenza.

Ora Clodiense e Lumezzane, due squadre che non hanno più niente da chiedere al campionato, bastano 4 punti, rettilineo finale verso l'agognata serie B. Massima concentrazione perchè il margine di errore è minimo: possiamo concederci solo un pareggio, ma è meglio non pensarci troppo.


Venerdì sera sarà, aldilà del primo possibile match point, una grande festa. Una bella risposta anche a quanti avevano iniziato a insinuare di complotti senza senso (curioso che sulle pagine del Vicenza oggi si scrivano le stesse cose). L'Euganeo, prefetto permettendo, è pronto ad ampliare la capienza per la prima partita che può valere la serie B: ci dev'essere spazio per tutti quelli che hanno sofferto e patito in questi ultimi anni da eterni secondi. La B adesso è lì, andiamocela a prendere.