Tanto per chiarire, la verità – quella noiosa, banale ma concreta – è questa: Joseph Oughourlian, presidente silenzioso ma presente, è ancora lì. È ancora il padrone del Padova. Nessun aereo in volo, nessun passaggio di consegne, nessuna cordata al cancello con la penna in mano e l’assegno firmato. Niente. Solo trattative fisiologiche, valutazioni come se ne fanno in qualsiasi club professionistico. Ma che qui, nel fertile terreno della fantasia locale, diventano saghe epiche.
Tra una quaglia mancata e un orticello ben curato, in tanti hanno già dimenticato che Oughourlian, a maggio, è salito sul palco di Piazza della Frutta augurandosi di essere il presidente della serie A, con questi uomini e queste donne al comando possibilmente. Ci ha messo la faccia e le sue parole sono finite su tutti i giornali.
Il percorso di cessione di una società è lungo: il patto di riservatezza (sottolineiamo riservatezza...), verifica degli effettivi fondi a disposizione del compratore, la due diligence, la proposta, la contrattazione e alla fine il closing. Non è che arrivano dei fantomatici emissari in città a soggiornare in hotel e chiudere in quattro e quattr'otto la questione. A qualcuno sarebbe piaciuto? Sicuramente. Le parole danno forma alla realtà e quindi se diciamo che la "Fumata Bianca è domani" magari qualcosa può succedere (e infatti tanti ci hanno creduto). Le trattative importanti si chiudono senza chiacchiere preliminari. Oughourlian un giorno venderà? Forse sì, anche perchè c'è una parte padovana che sta spingendo perchè questo avvenga. Ma serve il momento giusto e il compratore giusto che, conoscendo questa proprietà, sarà svelato solo al momento della firma dal notaio.
Intanto è partita, da parte di chi aveva imboccato a tutta velocità un vicolo cieco, una nuova narrazione dei fatti: "Forse alla fine Oughourlian manterrà il comando, ma vedete: ci sono tante persone pronte a comprare (non importa chi sono, che potenzialità hanno, ma ci sono... ndr). E comunque è colpa di Alessandra Bianchi se non vende più. Andrà avanti al risparmio con prestiti e giovani dalla C". E anche qui, il sonoro schiaffo di questi giorni: Padova sogna con Papu Gomez e Baselli. Insomma, da una parte i fatti (verificabili), dall'altra i tentativi maldestri di disegnare una realtà parallela per screditare l'attuale proprietario.
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