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Turetta, il frisbee e la passione sfrenata per l’Inter. Per il Padova non c’è posto

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Dopo la conferenza stampa di Oughourlian, si è tornato a parlare dell'ipotesi sfumata di un ritorno "All'ombra dei colli". Osteggiato dal sindaco di Teolo...
Stefano Viafora
Stefano Viafora Direttore responsabile 

Il sindaco di Teolo, Valentino Turetta, non vuole concedere il Centro Sportivo Euganeo (Bresseo) al Padova. Piuttosto lo occupa con il frisbee (come sta accadendo oggi, con la concessione data per un anno alla rispettabilissima società Padova Ultimate Frisbee), senza alcuna progettualità, e, neanche a dirlo, con introiti oggi ben lontani da quelli che prometteva il Padova (proposta però considerata "umiliante" dall'illuminato Turetta). Peccato, come già scritto su queste pagine, un'occasione persa.

Bresseo poteva tornare a risplendere, riprendendosi la centralità nel mondo Calcio Padova che aveva negli anni '90, (magari anche grazie al ritorno nelle categorie superiori, obiettivo dell'attuale proprietà). Lo ha fatto per 22 anni dal 1992 al 2014, perchè Turetta è così spaventato da un'eventuale concessione trentennale al Padova? "Non ipoteco per 30 anni una struttura" ha detto tronfio oggi alla stampa. Ribadendo la necessità di preservare lo spazio per le "comunità locali". Ma nella proposta del Padova (vi rimandiamo qui per i dettagli) c'era spazio anche per iniziative e agevolazioni per i giovani del territorio.


Il punto è che Turetta non ha un piano B: un po' il frisbee, qualche idea confusa su futuri campi da padel, partitelle di seconda e terza categoria qua e là. Meglio questo piuttosto che tornare a essere cuore pulsante della piazza biancoscudata? Oughourlian fa bene a essere arrabbiato su questo punto, la sua offerta è stata sbeffeggiata da un sindaco di un comune di neanche 9000 abitanti, dalla visione miope e provinciale, per nulla interessato alle sorti della squadra della città. Il Centro Sportivo comunale esiste, è lì, bello e funzionale (sistemando ovviamente i danni dovuti all'attuale stato di semi-abbandono, di cui si occuperebbe il Padova). Ma la squadra di calcio della città, che dovrebbe rappresentare con orgoglio il territorio, non può usarlo. Turetta, a dirla tutta, non sembra avere una particolare affezione per la squadra della sua città, anzi. In compenso, il suo cuore batte forte per una sola squadra: l'Inter. I suoi social traboccano di post nerazzurri, meme, esultanze, prese in giro agli avversari. Va bene, per carità, a ognuno le sue passioni. Ma non è questo il modo di "fare squadra". E per vedere i colori biancoscudati di nuovo nell'Olimpo del Calcio, dove con alterne fortune in questi anni sono transitate piazze e città che non hanno nulla da invidiare a Padova (anzi), serve proprio fare squadra. Così, invece, si fanno solo scappare gli investitori.