Il punto è che Turetta non ha un piano B: un po' il frisbee, qualche idea confusa su futuri campi da padel, partitelle di seconda e terza categoria qua e là. Meglio questo piuttosto che tornare a essere cuore pulsante della piazza biancoscudata? Oughourlian fa bene a essere arrabbiato su questo punto, la sua offerta è stata sbeffeggiata da un sindaco di un comune di neanche 9000 abitanti, dalla visione miope e provinciale, per nulla interessato alle sorti della squadra della città. Il Centro Sportivo comunale esiste, è lì, bello e funzionale (sistemando ovviamente i danni dovuti all'attuale stato di semi-abbandono, di cui si occuperebbe il Padova). Ma la squadra di calcio della città, che dovrebbe rappresentare con orgoglio il territorio, non può usarlo. Turetta, a dirla tutta, non sembra avere una particolare affezione per la squadra della sua città, anzi. In compenso, il suo cuore batte forte per una sola squadra: l'Inter. I suoi social traboccano di post nerazzurri, meme, esultanze, prese in giro agli avversari. Va bene, per carità, a ognuno le sue passioni. Ma non è questo il modo di "fare squadra". E per vedere i colori biancoscudati di nuovo nell'Olimpo del Calcio, dove con alterne fortune in questi anni sono transitate piazze e città che non hanno nulla da invidiare a Padova (anzi), serve proprio fare squadra. Così, invece, si fanno solo scappare gli investitori.
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