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Biasci e la rinascita al Catanzaro: “Sogno la serie A, come Caputo”

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L'ex Padova ha una media gol impressionante, ha trovato l'ambiente giusto per provare a realizzare il suo sogno: la massima serie

Redazione PadovaSport.TV

È stato paragonato spesso in passato a Ciccio Caputo, uno che la serie A l'ha conquistata tardi, dopo una lunga gavetta. Tommaso Biasci si augura lo stesso lieto fine, anche se si trova ancora a due categorie di distanza. La punta è già in doppia cifra con il Catanzaro, dopo una prima parte di stagione sfavillante (con la squadra lanciata verso la promozione diretta): 10 gol in 19 partite, media dello 0,52. Era dall’annata interrotta dalla pandemia che Biasci non segnava con tanta regolarità: con il Carpi centrò il bersaglio 14 volte in 25 gare per una media di 0,56, la più alta della sua carriera fra i professionisti. Lo stop ai tornei (marzo 2020) lo fermò sul più bello, anche se ai playoff riuscì a farne altri 2 nei 2 match degli emiliani fino all’eliminazione. Nella stagione successiva Biasci partì bene: 6 reti in 14 uscite convinsero il Padova a comprarlo. Il trasferimento si rivelò infruttuoso: appena 3 gol nella seconda parte del campionato e qualche equivoco tattico all’inizio del campionato seguente lo fecero finire prima ai margini della rosa, poi sul mercato.

Biasci e la notizia del biennale

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Dopo averlo cercato l’estate precedente, il Catanzaro è riuscito a prenderlo in prestito un anno fa. Il tecnico Vivarini, come ricorda la Gazzetta dello Sport, gli ha subito dato fiducia e Biasci l’ha ripagata con tempestività: 7 gol in 16 incontri di stagione regolare, un altro ai playoff. A giugno il riscatto del cartellino (costato 85 mila euro) era scontato e voluto da entrambe le parti: il Catanzaro perché così avrebbe avuto una punta affidabile e perfettamente integrata nel suo sistema di gioco, il calciatore perché avrebbe continuato a esprimersi in un contesto in cui si sente a casa.

Logico, allora, rinunciare a qualche giorno di vacanza per firmare un biennale: quando ha trovato l’intesa Biasci stava ballando all’Ushuaia, storico locale della movida di Ibiza. Valeva la pena tornare in Calabria per viaggiare agli stessi ritmi dell’esperienza a Carpi, quando il suo procuratore lo paragonò a Ciccio Caputo: «Lui è arrivato da grande in A e io sogno ancora di raggiungerla», ha detto in un podcast prodotto dal Catanzaro. Per realizzarlo c’è tempo, ma un passo alla volta, magari con un nuovo record personale di gol e la B che i giallorossi inseguono da 19 anni.

 

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