Una rivincita contro quel direttore di gara che ti ha stroncato la carriera di giocatore? «Ma no! Non ero un campione e ormai il calcio giocato mi aveva stancato - dice Suelotto - Ammetto però che con gli arbitri non ho mai avuto feeling anche per il ruolo da difensore in cui giocavo. Una volta smesso di giocare ero troppo avanti con gli anni per iniziare la trafila di arbitro nel calcio a 11. E così ho optato per quello a 5 che mi piaceva già molto per il suo gioco spumeggiante e più divertente. È un traguardo per pochi, quindi qualche sacrificio ne vale la pena. Mi alleno quotidianamente e poi dieta e tanti chilometri di corsa lungo gli argini del Brenta».
calcio triveneto