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Chievo, anche il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Campedelli. È tutto finito?

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Dopo ventisette giudizi complessivi fra i ventiquattro cautelari e i tre di merito, la vicenda potrebbe essere chiusa. Ma l'ex patron gialloblu pensa addirittura alla Corte europea dei diritti dell’uomo

Redazione PadovaSport.TV

Si chiude definitivamente la vicenda Chievo. Il Consiglio di Stato ha rigettato l’ennesimo ricorso presentato dal club di Luca Campedelli, entrando nel merito della vicenda che ha portato all’esclusione dalla Serie B nel 2021, seguita da una lunga serie di processi vinti dalla Figc. Sta ora ai curatori fallimentari Renzo Panozzo e Luca Toninelli decidere se continuare la battaglia alla Corte europea dei diritti dell’uomo o alla Corte di Cassazione. Per la sentenza bisognerebbe aspettare almeno due anni, nel migliore dei casi. Semplicemente i tempi di una corte suprema. Il lavoro degli avvocati del Chievo, coordinati da Stefano de Bosio, potrebbe non essere dunque finito al Consiglio di Stato, dopo ventisette giudizi complessivi fra i ventiquattro cautelari e i tre di merito.

L'alternativa è quella offerta del Sona, club di serie D con cui Campedelli sta già collaborando, seppur non ufficialmente. Un altro ramo del vecchio Chievo è invece rappresentato, come noto, dalla Clivense di Sergio Pellissier che sta ben figurando in Eccellenza, con l'obiettivo di conquistare quest'anno la serie D e continuare nella sua scalata.

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