Delneri fa 70, quanti aneddoti in carriera per l’allenatore di Aquileia (pronto a ripartire da Brescia)

Da Partinico alla Favola del Chievo. Gavetta vera. Poi, in ordine sparso: Roma, Juve, Palermo, Samp, Atalanta, il Genoa, l'Hellas, la sua Udine. Il calcio nel destino. Ma non sempre. «Per un incontro con mia moglie rinunciai a vedere Italia-Brasile». Dal Settanta, finale del Mondiale messicano, ai Settanta. Giocava già nella Spal quando decise di fuggire dalla caserma Masini, a Bologna, per fare visita alla morosa. Lui e quattro commilitoni. Tutti friulani, tutti calciatori in volo su una 124 Special che quel giorno si trasformò per forza e per amore in una pallottola impazzita. La Nigeria lo voleva commissario tecnico delle Aquile. Jorge Mendes, il re dei procuratori, gli propose la panchina del San Paolo, in Brasile. Ma lui, tra serio e faceto, rispose. «Ma parleli brasilian o portoghese?». Restò in Italia, per farsi capire meglio.