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Spal, Tacopina offeso: “Se mi chiedono scusa, riparto dalla serie C”

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Il patron dei ferraresi in dubbio se rimanere alla guida del club, ieri ha raccontato di un'aggressione fuori dalla sua palestra
Redazione PadovaSport.TV

Dopo retrocessione e contestazioni è intervenuto Joe Tacopina. Così il presidente della Spal. «Era nostra intenzione risalire dalla C. Se arriveranno le scuse, considerando anche la mia giustificata reazione, ripartiremo. Ricordo che in due anni abbiamo investito 25 milioni». Dopo l'ultima sconfitta, costata la retrocessione aritmetica, il patron dei ferraresi aveva risposto alla contestazione dei tifosi con un gestaccio. Sarà ancora lui il proprietario della Spal?

Tacopina, l'aggressione fuori dalla palestra

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Oltre la contestazione, poi c'è stato un seguito, lo ha raccontato ieri Tacopina in conferenza stampa: "Mi trovavo in palestra domenica scorsa e si è avvicinato un ultrà della Spal che mi ha insultato. Ne è nata una discussione e poi ne sono arrivati tanti altri tifosi della curva e la tensione è salita. Mi hanno insultato e anche minacciato e questo è inaccettabile da persone che non considero tifosi e degni di entrare allo stadio per sostenere la squadra. Questa aggressione mi ha fatto male e sto seriamente valutando se rimanere alla Spal. Tra l'altro arriva dopo tutto quello che è successo sabato scorso. Mi hanno insultato cantando "Tacopina pezzo di merda" alcuni pseudo tifosi e poi hanno lanciato fumogeni in campo mettendo a rischio l'incolumità fisica del portiere Pomini. Scene che ho visto a Genova con la Sampdoria ma a Ferrara mai avrei immaginato si arrivasse a tanto. Poi ho saputo che in passato qualcuno della curva ha sputato a Vagnati e Mattioli".

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