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Nel bailamme dell'estate calcistica italiana c'è anche l'aspro scontro tra Chievo e Crotone. L'ultima puntata si è consumata ieri, dopo la lettera inviata dal presidente calabrese Gianni Vrenna al commissario straordinario Roberto Fabbricini, al Coni e alle Leghe di A e B, che chiede la sospensione delle partite di Chievo e Crotone. Vrenna accusa la Figc di consentire al Chievo la militanza in serie A, nonostante il comportamento reiterato di violazione di tutte le norme in materia di correttezza, trasparenza e veridicità dei propri bilanci.
La Federcalcio ha risposto chiaro e tondo, attraverso la sezione disciplinare del Tribunale nazionale: «Per consolidata giurisprudenza - si legge - confermata per altro dalla Corte federale d’appello, le eventuali sanzioni da irrogare a società di calcio avranno effetto per il campionato successivo una volta che il campionato in cui le pretese infrazioni si sono verificate è definitivamente concluso. Per questi motivi il Tribunale rigetta le invocate misure cautelari, che peraltro verranno collegialmente vagliate all’udienza in cui verrà discusso anche il merito del ricorso».
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