L'assessore

Curva sud, “Bonavina ora si dimetta”: opposizione all’attacco

Curva sud, “Bonavina ora si dimetta”: opposizione all’attacco - immagine 1
Un atto politico necessario e inevitabile: ora i nodi sono arrivati al pettine, per i consiglieri Lonardi e Mosco

Redazione PadovaSport.TV

I disastri di Diego Bonavina sono sotto gli occhi di tutti: prima il progetto sbilenco sull'Euganeo, poi le continue promesse sull'apertura della nuova curva, infine l'arroganza con cui ha trattato gli oppositori o i critici, stampa compresa (la nostra testata, in particolare, accusata di essere "manovrata", per non dire altro, da qualcuno - ma almeno ci dica chi dobbiamo ringraziare...). Ora l'avviso di garanzia riguardo all'appalto assegnato. C'è chi adesso chiede le dimissioni dell'assessore.

Dimissioni di Bonavina, atto dovuto per Lonardi e Mosco

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"Riteniamo che l'unico atto politico a questo punto possibile siano le immediate dimissioni dell'assessore Bonavina, in attesa dell'esito di un'inchiesta che, comunque si concluderà, lascia ai padovani un cantiere sequestrato in corso d'opera e una data di fine lavori a questo punto inconoscibile, ma soprattutto un doloroso sfregio al mondo dello sport cittadino”. Lo scrivono in una nota congiunta i consiglieri comunali della Lega, Ubaldo Lonardi e Eleonora Mosco. “Le risultanze dell'inchiesta in corso sull'appalto della curva sud dello stadio Euganeo, e i pesanti provvedimenti emessi in queste ore dal gip del tribunale di Padova - continuano gli esponenti della Lega - dimostrano come i dubbi da noi sollevati fin dall'inizio circa i profili di illegittimità di questa procedura non fossero così campati in aria come sostenuto dall'assessore Bonavina, che più volte aveva irriso i nostri rilievi liquidandoli con un'alzata di spalle o una battuta scherzosa. I fatti fin qui emersi sono invece di una gravità inaudita. Ci sarà tempo per comprendere meglio, e da veri garantisti non esprimiamo valutazioni nel merito di una vicenda giudiziaria che sarà chiarita nelle sedi appropriate. Netta è invece la condanna politica sul comportamento di un'amministrazione comunale che, indipendentemente dagli esiti giudiziari, ha dimostrato un comportamento a dir poco opaco fin dall'inizio di questa triste storia. A partire dalla scelta di far presiedere la commissione di gara al Segretario comunale, nonostante la legge preveda espressamente che a ricoprire questo ruolo sia un esperto di cantieri pubblici, e proseguendo con l'incomprensibile decisione di non escludere la ditta vincitrice di fronte all'assoluta e palese anomalia dell'offerta. Riteniamo che l'unico atto politico a questo punto possibile siano le immediate dimissioni dell'assessore Bonavina, in attesa dell'esito di un'inchiesta che, comunque si concluderà, lascia ai padovani un cantiere sequestrato in corso d'opera e una data di fine lavori a questo punto inconoscibile, ma soprattutto un doloroso sfregio al mondo dello sport cittadino.  Chiediamo al Sindaco di relazionare al più presto il consiglio comunale, mettendo i cittadini a conoscenza di ogni aspetto a lui noto di questa vicenda, e dimostrando, pur con colpevole ritardo, quella trasparenza che finora è mancata. E che speriamo possa arrivare presto anche per altre vicissitudini poco chiare, i cui nodi sono fatalmente destinati a venire al pettine”.

Critiche anche da parte dei tifosi

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L'entusiasmo di parte della tifoseria del Padova, che beneficerebbe dell'avvicinamento del proprio settore al campo, si sta trasformando in rabbia per la gestione dei lavori. Dall'entusiasmo delle conferenza stampa direttamente dal cantiere con annunci strombettati e promesse mai mantenute, al progressivo slittamento delle scadenze: la curva doveva essere pronta all'inizio del campionato 2021/22, poi per l'inizio dei playoff, poi per la fine dei playoff, infine per fine novembre 2022. Il rischio è che quel cantiere ci accompagnerà ancora a lungo. Intanto gli ultras hanno manifestato il proprio dissenso con questo striscione (leggi qui).

Le parole di Bonavina dopo l'avviso di garanzia

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L'assessore ieri in serata ha commentato così la notizia dell'avviso di garanzia: "Pur nelle note difficoltà congiunturali sull’opera in questione mi sono sempre dato come obiettivo l’esclusivo interesse della città dentro una dinamica che ho sempre ritenuto dovesse essere al contempo trasparente e rispettosa delle scadenze. Sono sereno e pronto alla più ampia collaborazione per fare chiarezza, questo è sempre stato il mio stile e continuerà ad esserlo”.

 

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