padovasport pddintorni Ex Padova, Soncin è diventato un riferimento del calcio femminile: “Mi dicevano che ero pazzo”

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Ex Padova, Soncin è diventato un riferimento del calcio femminile: “Mi dicevano che ero pazzo”

Redazione PadovaSport.TV
Il Cobra ha trovato la sua dimensione passando alla sponda "rosa" del pallone. Grazie a lui si sono riaccesi i riflettori sul movimento

Due anni di panchina azzurra e già la nomea di innovatore. Questo quanto emerge dalla lunga intervista ad Andrea Soncin, Ct della nazionale femminile di calcio ed ex biancoscudato, curata da Lucia Anselmi oggi sui quotidiani del gruppo NEM. «Quando io ho iniziato c'era molto scetticismo e non sa quanti colleghi mi chiamavano e mi dicevano: "Andrea, ma tu sei pazzo, ma chi te lo fa fare?". Molti di questi poi sono gli stessi che, quando le cose hanno iniziato ad andare bene mi hanno chiesto se ci fosse la possibilità di allenare in un club. Come ho detto è un'esperienza importante e che arricchisce sia l'allenatore sia il nostro calcio com'è successo con Canzi che ha proposto un modo di giocare diverso con la calciatrice che andava a prendere direttamente l'avversaria o come con Sottili che a Como ha proposto il 4-3-1-2 andando a inserire la trequartista e creando una densità in mediana che non si era ancora vista. Tanti aspetti che, combinandosi, fanno crescere l'allenatore e alzano la qualità".

La strada per la parità di genere nel calcio (e nello sport in generale) è ancora molto lunga. Ma sicuramente i riflettori sul mondo del calcio femminile continuano a rimanere accesi grazie ai recenti risultati della nazionale. Il movimento è frenato dalla carenza di infrastrutture e dalla scarsa considerazione da parte del settore maschile (che considera il ramo "rosa" soprattutto un intralcio).