Il caso

Incubo Seregno, Fumagalli: “Come Gomorra, ci allenavamo giocando a calcio fiorentino”

Il portiere svela alcuni inquietanti retroscena, ecco cosa succedeva all'interno dello spogliatoio

Redazione PadovaSport.TV

Incubo Seregno, Fumagalli: “Come Gomorra, ci allenavamo giocando a calcio fiorentino”- immagine 1

Continua l'inchiesta della Gazzetta sul caso Seregno, piccola realtà della Brianza che ha nascosto fin qui un mondo di intimidazioni e violenze. Nulla a che fare con il calcio. A parlare è il portiere Ermanno Fumagalli, 39 anni, uno che in carriera ne ha viste tante (da nord e sud). Ma che non aveva ancora visto Seregno.

C'era un clima di grande tensione. Non era calcio. A partire dagli allenamenti. Ci si allenava giocando a pallamano, una specie di calcio fiorentino dove valeva tutto, per vincere. E quando dico tutto, dico: tutto. Avevamo il terrore di perdere. Una volta siamo stati convocati alle 6 del mattino e abbiamo corso per un’ora. Dopo la sconfitta contro la Juventus U23 siamo arrivati alle 7 e abbiamo dovuto rivedere la gara del giorno prima. Non era una squadra, era una caserma. Sempre in trincea». Poi il punto di non ritorno, con un fatto in particolare.

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