L’assurda storia di Giacomel, penalizzato dal regolamento della C e ancora senza squadra

Era rimasto senza squadra dopo il mercato estivo, nonostante l'ultima stagione di ottimo livello giocata a difesa dei pali della Virtus Verona (eliminato poi ai playoff dal Pescara). Alessandro Giacomel. Dopo cinque anni e più di 100 presenze, la Virtus gli ha dato il benservito sembra anche per alcuni attriti con l'allenatore presidente Gigi Fresco. Poi la possibilità di passare al Modena, infine l'oblio totale sul suo nome. Una situazione davvero paradossale. E il regolamento sull'impiego dei giovani calciatori in serie C non lo aiuta di certo, anzi. Giacomel, 25 anni, è un giocatore ormai che fa lista, non ha più lo status di under: "Un plauso sincero a chi ha inventato la regola Under/Over che da anni affligge il calcio italiano. Pensavate di creare talenti? - si chiede il portiere, attraverso i suoi canali social - Pensavate di sfornare nuovi Totti, Del Piero, Buffon? Avete distrutto il fondamentale principio su cui dovrebbe basarsi uno sport. Quello della Meritocrazia, chi è più bravo gioca punto".

Giacomel affronta indubbiamente un tema spinoso: le società di serie C, specie quelle piccole, fanno la corsa per accaparrarsi i giocatori giovani che fruttano un tesoretto (rispetto ai budget-salvezza di alcune realtà) a fine anno di contributi, in base al minutaggio. In questo modo, vengono penalizzati altri giocatori magari più affidabili che non godono però dello status under. Quasi sempre però, questi giovani utilizzati per intercettare i contributi, non appena passano da under a over, si ritrovano (salvo rari casi) a dover retrocedere di una o due categorie per trovare squadra.

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