La rivale

Mantova, il presidente svela: “Provai a comprare la Virtus Verona, ma Fresco era sempre in ritardo”

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Il proprietario della capolista aveva provato a entrare nel calcio attraverso altri club
Redazione PadovaSport.TV

Una lunga intervista a Filippo Piccoli, presidente del Mantova, su L'Arena svela alcuni retroscena. L'imprenditore veronese e fondatore di Sinergy, vive la sua favola da presidente del Mantova dominatore della Serie C, recuperata a tavolino l’estate scorsa dopo la retrocessione sul campo: "Ho sempre avuto la passione per il calcio - dice - Poi, due anni e mezzo fa, ho pensato di andare oltre la pura operazione commerciale nel Verona. E il nuovo punto di partenza poteva essere la Lega Pro. Non a Mantova però. No, fallito il Chievo andai da Gigi Fresco, un amico, per un progetto nella Virtus indirizzato alla B. Però era sempre in ritardo agli appuntamenti. Magari ora è lì che si mangia le mani... In ogni caso dopo un anno di tira e molla sondai la Triestina: il proprietario, l’italo canadese Biasin, morì in un incidente proprio mentre ci accordavamo". E i cori (frequenti) dei tifosi contro Verona? "Ho avuto modo di chiarirmi con loro e non ci faccio neanche più caso. L’importante è che non portino multe. Io vado avanti per la mia strada" spiega Piccoli.


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