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Mantova-Padova, rieccoci: rivalità inasprita dopo il testa a testa in C

Mantova-Padova, rieccoci: rivalità inasprita dopo il testa a testa in C - immagine 1
Torna il confronto che aveva infiammato il girone A di serie C nel 2023/24
Stefano Viafora
Stefano Viafora Direttore responsabile 

Sabato 8 novembre Mantova contro Padova, nuovo capitolo. L’era Possanzini all’Acm iniziò proprio contro i veneti, l'allenatore è ancora alla guida dei virgiliani, nonostante un avvio quest'anno tribolato, con la minaccia neanche tanto velata dell'esonero da parte della società. Sulla panchina del Padova questa volta c'è Andreoletti, tutt'altra squadra quella biancoscudata rispetto alla formazione coinvolta nel logorante testa a testa del 2023/24. Ma facciamo un passo indietro proprio a quella stagione.

La cinquina del Mantova all'Euganeo

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A metà gennaio 2024 Padova-Mantova era un importante crocevia per il campionato di serie C, con il sorprendente club lombardo che si trovava saldamente al comando e i biancoscudati che provavano a rincorrere, sebbene il cammino dell'allora capolista del girone A fosse davvero impeccabile. Finì malissimo. “Sonoio il responsabile. E’ colpa mia. Mi scuso con i tifosi”. Le parole di Vincenzo Torrente nel post partita a fare da didascalia allo squassante 0-5 con cui il Mantova si mise di fatto in tasca la Serie B. Con il Padova a meno 7 ed in evidente crisi (tecnica e nervosa), era davvero improbabile pensare a un epilogo diverso, da quello poi certificato dalla squadra di Possanzini. Proprio il tecnico marchigiano era considerato in quel momento un grande innovatore, arrivò poi la conferma in B con un altro ottimo campionato. Quest'estate altri cambiamenti, con il saluto di alcuni giocatori della vecchia guardia (su tutti Burrai e Redolfi). Pochi reduci dunque da quel Padova-Mantova (Galuppini, Radaelli, Mensah, Fiori), in una squadra che ha un po' perso quella brillantezza mostrata negli ultimi due anni e che in questa stagione - azzardiamo il pronostico - lotterà sicuramente fino alla fine per salvarsi.

La rivalità nel tifo

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Mantova-Padova è anche una partita contraddistinta da una rivalità datata (non per niente la trasferta è segnalata a rischio e gli oltre 900 padovani che hanno acquistato il biglietto hanno dovuto esibire la "tessera"). Mantova è una città che conta poco meno di cinquantamila abitanti, molto più piccola dunque di Padova. Pur non essendo dunque di certo il centro più grande della sua regione, ha sempre però mantenuto una grande identità, anche grazie al suo particolare posizionamento: tra Lombardia, Veneto ed Emilia. La tifoseria rispecchia questa indole: quest'anno siamo già a una media casalinga di 7403 spettatori, maggiore dunque di quella dell'Euganeo (l'anno scorso a fine campionato fu di 8.729). Sugli spalti sarà dunque un match molto caldo, vista l'imponente presenza sabato dei padovani che proverà a rispondere coro su coro alla "Curva Te".

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