Lunedì scorso è partito il nostro talk televisivo "Centrocampo", programma al 100% dedicato ai biancoscudati. Ne abbiamo approfittato per fare il punto, con il direttore della testata Stefano Viafora, sui nostri progetti editoriali e in senso più ampio sulla comunicazione legata ai biancoscudati.
L'intervista
Viafora: “Disinteresse degli editori televisivi sul Padova, colmiamo una lacuna”
Direttore, il web rimane sempre al centro.
Per gli under 35 il web non è più un’alternativa, ma l’unica vera fonte di informazione. Queste sono ormai certezze. Il digitale ha un vantaggio competitivo enorme sul cartaceo. Non parliamo poi del giornalismo sportivo, dove sono importanti i risultati, le interviste a caldo, le classifiche, le cronache del match. Impensabile averle a disposizione in un tempo così dilatato, quando tutto è già stato approfondito dai siti web, in primis, e poi (per lo sport di livello nazionale) dalle televisioni, in chiaro e a pagamento. Visto il successo di PadovaSport, segnalo l’acquisizione di Hellas1903.it — già parte del network GazzaNet — che ci consente di presidiare in modo autorevole e credibile la comunità dei tifosi dell’Hellas Verona, ampliando il nostro ecosistema digitale (che conta altri siti anche extra calcio) e garantendo una piattaforma di fiducia per un target “fan-centric". Il supporto di Gazzetta dello Sport poi è fondamentale, ci permette di essere autorevoli sulle principali keywords tematiche sui motori ricerca e ovviamente ci dà maggior visibilità. La nostra presentazione di Papu Gomez, ad esempio, era online su Gazzetta.it praticamente in tempo reale.
Quest'anno l'offerta per i tifosi biancoscudati si è ampliata, diciamo che è diventata più crossmediale.
Dopo una breve incursione nel mondo cartaceo, con il riediting del vecchio magazine PadovaSport (andato letteralmente a ruba nelle edicole), quest'anno abbiamo stretto un'importante collaborazione con Radio Sportiva per raccontare al stagione del Calcio Padova in serie B. E poi c'è la tv.
Il programma è partito lunedì scorso, come mai un ritorno in tv con Centrocampo?
Non era una priorità, ma confrontandoci tra di noi e ascoltando un po' il parere di molti appassionati, ci siamo resi conto della strana situazione che si è creata. Nonostante la B conquistata, non c'è un programma televisivo del lunedì (quindi escludendo il giorno gara) di approfondimento sui biancoscudati, nel senso: dedicato solo al Padova. E c'è ancora una fascia di tifosi (tendenzialmente over 50) che segue con piacere le trasmissioni televisive locali. Così, grazie alla collaborazione con Telecittà e all'entusiasmo del suo editore Andrea Zanella, siamo partiti con Centrocampo (il titolo riprende la zona del campo di calcio dove c'è più tempo per... ragionare). Con noi ci sarà sempre il giornalista Riccardo Solfo, che da quest'anno sarà presenza fissa a PadovaSport.
Ci sarà in futuro anche un canale "in chiaro" dove vedere il programma?
Al momento il programma è visibile scaricando l’app di Telecittà, oppure seguendoci direttamente da questo sito o dalla nostra pagina Facebook.Stiamo lavorando per approdare anche su un canale “in chiaro”, ma non è un percorso semplice: il panorama delle televisioni locali è un po’ una giungla, con dinamiche complesse e spazi difficili da gestire. Lasciami però aggiungere una riflessione: è un po’ triste vedere come alcuni editori televisivi, pur avendo un canale in chiaro, preferiscano inserire Padova in contenitori insieme a Vicenza o Verona. Che senso ha? Oppure, in certi casi, ti costringono a vedere - insieme al Padova - gli highlights di squadre di Eccellenza solo perché sponsorizzano il contenuto. Il risultato è un prodotto poco coerente e poco interessante per lo spettatore. È un approccio miope, utile forse solo all’editore che cerca di racimolare qualche entrata in più.
Altre iniziative per quest'anno?
Seguiremo da vicino la rinascita delle Galline Padovane, club tutto al femminile, a cui daremo ampia visibilità. Una bellissima iniziativa, che promuove il calcio sano, con la giusta dose di goliardia e ironia (perchè siamo pur sempre padovani), ma senza odio e scorrettezza. L'idea è quella di riuscire a portare gruppi di tifose in trasferta, organizzare eventi a tema, promuovere il calcio anche tra bambine e ragazze padovane. Perchè il calcio non ha genere, non esistono sport più maschili o più femminili. Ci troveremo il 6 novembre in centro a Padova per l'inaugurazione.
Per chiudere, il Padova passerà di mano?
Non lo so. Se Oughourlian dovesse cedere per sfinimento, mi auguro di no, spero in un'alternativa a Figoli (che non mi convince proprio). Il sogno - che credo sia destinato a rimanere tale - sarebbe quello di una coppia al vertice di padovani: Banzato-Peghin.
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