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Cremonese-Padova, Favalli: “Ho sempre tifato per i grigiorossi, ma domenica…”

È di Solarolo Rainerio, a una trentina di chilometri da Cremona, è cresciuto calcisticamente nei grigiorossi e proprio domenica compie 23 anni. Dire che quella allo stadio Zini sarà per Alessandro Favalli una giornata speciale è poco. «Quando...

Redazione PadovaSport.TV

È di Solarolo Rainerio, a una trentina di chilometri da Cremona, è cresciuto calcisticamente nei grigiorossi e proprio domenica compie 23 anni. Dire che quella allo stadio Zini sarà per Alessandro Favalli una giornata speciale è poco. «Quando a inizio stagione ho visto che la partita con la Cremonese capitava nel giorno del mio compleanno, mi sono detto: “perfetto”. È la prima volta che gioco contro la mia ex squadra, con la quale ho fatto tutta la trafila dai pulcini fino alla prima squadra. Io e mio fratello Andrea giocavamo nella squadra vicina al nostro paese quando siamo stati presi entrambi dal club grigiorosso, poi lui è stato sfortunato dato che per un problema alla spalla non è arrivato in prima squadra. Quando alla domenica c’era da andare a fare il raccattapalle a bordo campo ero sempre il primo ad alzare la mano, in alternativa andavo in curva con gli amici o con mio zio. Faccio il tifo per la Cremonese essendo la squadra della mia città, ma adesso sono al Padova e domenica farò di tutto per cercare di batterla». Naturalmente saranno presenti papà Massimo, mamma Monica, il fratello Marco e il resto della famiglia, inclusa la fidanzata Miriam. «Verranno tutti, tranne Andrea dato che adesso gioca in Prima categoria. Mi sa che gli accrediti non basteranno per tutti, per una volta glielo prenderò io il biglietto. Di sicuro faranno il tifo per me». Che regalo vorrebbe per il suo ventitreesimo compleanno? «La vittoria sarebbe il migliore non solo per me, ma anche per la squadra. Se vinciamo dovrò pagare la cena a tutta la mia famiglia, spero di doverlo fare». Conosce bene l’ambiente grigiorosso, che partita si aspetta? «Della squadra con la quale giocavo l’anno scorso sono rimasti in pochi, ma di sicuro dobbiamo stare attenti a Brighenti che è un attaccante devastante in area se gli viene lasciato spazio. Pea non lo conosco personalmente, ma con la Cremonese l’ho affrontato nella passata stagione quando allenava il Monza: era una squadra che si chiudeva per poi ripartire. Il Padova può comunque fare bene con tutti, anche con il Pordenone abbiamo fatto la partita e ci è mancato solo il gol. Segniamo poco? Davanti abbiamo giocatori di valore, sono sicuro che i gol arriveranno». Crede che in classifica vi manchi qualche punto? «Per la partita che abbiamo fatto con il Pordenone sono più due punti persi che uno guadagnato. La classifica è molto corta, bastano due risultati di fila positivi e sei già in alto. È ancora tutto da vedere». Tornando a lei, è stato molto più propositivo in fase di spinta nelle ultime partite rispetto alle sue prime apparizioni. «Era solo una questione fisica, nel senso che quando sono arrivato non avevo alle spalle una preparazione atletica e in campo dovevo gestirmi. Adesso inizio a stare bene, ed è anche nelle mie caratteristiche accompagnare l’azione quando ho spazio, stando comunque sempre attento alla fase difensiva». Nei professionisti non ha ancora mai provato la gioia del gol, magari arriva proprio contro la sua ex squadra. «Ogni tanto ci provo tirando da fuori area, ma anche per un po’ di sfortuna non è mai arrivato. Segnare domenica sarebbe il top, e non sarebbe male se fosse anche quello della vittoria».