Non si aspettava Fabrizio De Poli di essere "citato" da Carmine Parlato nella dedica della vittoria di domenica. Il ds, intervistato da Il Mattino, ha spiegato così la sua sorpresa, approfondendo poi il suo rapporto con l'allenatore: "La dedica non me l’aspettavo - confessa De Poli - e devo dire che mi ha fatto davvero piacere, è una cosa importante per me, e lo ringrazio. Se è vero che soffro più dei giocatori? Da fuori sembro un ghiacciolo, in realtà soffro come tutti gli altri e l’unica differenza è che ho una maniera diversa di pormi: cerco di non mostrarlo, mi tengo tutto dentro, anche se a volte non è facile". Parlato, nella sua personale dedica dopo la partita, ha aggiunto anche le parole nel bene e nel male, ma De Poli ci tiene a fare chiarezza: "Non c’è mai stato un litigio. Bruno Giorgi un giorno mi disse che il calcio è semplice, sono le persone che ci sono dentro a renderlo difficile. Carmine ed io ci siamo sempre trovati bene, se abbiamo avuto diversità di vedute semplicemente ne abbiamo discusso". De Poli inserisce Parlato nella personale top 5 degli allenatori con cui ha lavorato: "Ha dei valori importanti di sicuro, ma deve crescere e per farlo deve calcare campi di categoria superiore. In più ha un vantaggio, è una persona intelligente. Lo metterei entro i primi 5 allenatori che ho avuto, ha grandi margini di miglioramento: per certi versi, in lui rivedo qualcosa di Angelo Gregucci, per mentalità e tipologia gli assomiglia molto".De Poli passa ad analizzare l'andamento del campionato: "La partita di Mogliano mi aveva fatto veramente incavolare: approccio sbagliato, gara sballata, una delle cose a cui faccio più attenzione è proprio quella di stimolare la squadra a non avere cali di attenzione. Ne ho parlato con il gruppo. Ho utilizzato parole molto dure, e la squadra proprio in questa situazione ha dimostrato di essere forte". Nonostante il contratto in scadenza, si pensa già alla prossima squadra da allestire, sia in vista di una promozione che di una permanenza in D: "Mi sto già muovendo - spiega De Poli - perché nel bagaglio della società devono esserci più valutazioni possibili, indipendentemente dalla categoria che l’anno prossimo affronteremo. So di essere in scadenza di contratto e come tale ragiono: devo dimostrare di lavorare per il futuro, anche sapendo che il rapporto può chiudersi il 30 maggio. Sarebbe stupido non dare quel qualcosa in più per garantire continuità al progetto avviato da Bergamin e Bonetto. Se poi il protagonista sarò io o qualcun altro, non fa differenza". A proposito di bagaglio: pensa che ci sia qualcuno, in questa squadra, in grado di affrontare un campionato superiore? "Per me qui ci sono molti che possono giocare in Lega Pro, anche più di una decina. Ma bisogna essere realisti, si dovrà valutare che indirizzo dare alla stagione 2015/16".
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De Poli sul futuro: “Almeno una decina di questi giocatori possono fare la Lega Pro”
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