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El Rulo: “Spero sia solo stiramento”

Uno scatto come tanti altri, a rincorrere il pallone. A volte, però, qualcosa va storto: è il 27’ di Biancoscudati Padova-Mezzocorona quando Gustavo Ferretti si accascia al suolo, con i 4.500 spettatori dell’Euganeo ammutoliti. «È stata...

Redazione PadovaSport.TV

Uno scatto come tanti altri, a rincorrere il pallone. A volte, però, qualcosa va storto: è il 27’ di Biancoscudati Padova-Mezzocorona quando Gustavo Ferretti si accascia al suolo, con i 4.500 spettatori dell’Euganeo ammutoliti. «È stata come una coltellata, un dolore fortissimo», così, il giorno dopo, il “Rulo” rivive quei momenti. «Ho sentito tirare dietro la gamba sinistra, e non avevo proprio la possibilità di rientrare. Sul momento ho pensato solo “Non adesso, non in questo momento della stagione”. Poi mi sono calmato, ci ho riflettuto sopra e mi sono convinto che l’unica cosa a cui pensare era che il danno fosse della minor gravità possibile». Ferretti ieri zoppicava ancora: alle 17 il primo consulto medico, una risonanza magnetica. Le prime risposte, però, dovrebbero giungere entro domani, quando anche il gonfiore sarà diminuito e permetterà di dare un responso per giovedì sui tempi di recupero: «Penso sia uno stiramento, ma non ho idea di quanto possa essere grave. Mi dispiace, perché la stagione era cominciata alla grande, sia per me che per la squadra. Ora viene la parte più dura: farmi da parte, convincermi che è una cosa che può capitare, come un pianista a cui fanno male le mani. Bisogna accettare anche l’infortunio e cercare di recuperare al più presto». Dopo il silenzio tombale di quegli istanti allo stadio, le parole sono piovute in massa sull’argentino. Parole d’augurio e di incoraggiamento, che tra facebook e cellulare sono arrivate a rinfrancare l’animo del guerriero ferito: «In tantissimi mi hanno scritto facendomi gli auguri di un pronto recupero, un affetto che non avrei mai immaginato. Ora, però, l’importante è che la squadra continui a giocare come sa: dopo aver seguito il primo tempo dalla panchina, mi sono fatto la doccia e ho visto dal tunnel gli ultimi 25’. Il boato dello stadio al gol di Ilari è stato qualcosa di impressionante, l’esser fuori dal gioco mi ha permesso di apprezzarlo davvero. Volevo saltare ma non ci riuscivo, eppure la gioia era davvero tantissima. Ora toccherà ai miei compagni, a Tiboni e Pittarello. Io mi riprenderò, c’è ancora tanto tempo da qui a fine campionato». Animo, Rulo!