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Parlato: “Non si può confrontare questo Padova con il Pordenone dell’anno scorso. C’è da lavorare ancora sulla difesa”

La grande partenza del Padova ricorda molto da vicino la squadra allenata l’anno scorso, con eccellenti risultati, da mister Parlato, ovvero il Pordenone. Anche allora si partì “sgommando”, con un filotto di ben dieci vittorie...

Redazione PadovaSport.TV

La grande partenza del Padova ricorda molto da vicino la squadra allenata l'anno scorso, con eccellenti risultati, da mister Parlato, ovvero il Pordenone. Anche allora si partì "sgommando", con un filotto di ben dieci vittorie consecutive. "Non si possono paragonare queste due strisce vincenti - puntualizza però l'allenatore, intervistato da Il Mattino - Innanzitutto perché la scorsa stagione fui chiamato a guidare il Pordenone a fine maggio. Usufruimmo di quasi due mesi per costruire con calma la squadra. Scegliemmo i giocatori prima dell'inizio del ritiro, il tutto mirato a creare una rosa che potesse vincere il torneo, in un ambiente ormai abituato a questa categoria. Erano anni che il Pordenone cercava di salire, ma spesso si era fermato ai playoff. Questo Padova è tutta un'altra storia. Sapevo che c'erano i presupposti per far bene, ma iniziando tutto con grande ritardo nessuno poteva immaginare come avrebbe preso il via la stagione. Una squadra assemblata da zero, una piazza che si ritrovava per la prima volta in serie D. Nessuno aveva idea di come si sarebbe calato l'ambiente in questa nuova realtà. Mi auguravo di partire bene e così è stato, anche se ancora non abbiamo fatto niente». Rispetto agli appena due gol subiti nelle prime dieci partite da quel Pordenone, c'è qualcosa da lavorare a Padova sulla difesa: "Mi dà fastidio ed è l'aspetto sul quale voglio lavorare maggiormente in questi giorni. In Friuli avevo una squadra basata su un centrocampo a tre, che faceva della forza la propria arma migliore. Qui, invece, ho pensato fosse opportuno plasmare la squadra secondo un 4-2-3-1 che calza bene con le caratteristiche dei miei giocatori e che, almeno fino al primo tempo di Tamai, ha dato ottimi frutti. L'attacco segna? Siamo trascinati da un pubblico fantastico, che ad ogni partita e a ogni momento dell’incontro ci incita ad andare avanti. La squadra come ha il pallone tra i piedi guarda la porta e vuole andare a fare gol. È sempre stato così. Basti pensare che a Tamai negli ultimi minuti ho inserito un difensore, Thomassen, per un attaccante, Ilari. Proprio per dare l'input che, a quel punto, dovevamo pensare solo a portare a casa il 3-2. Ma questa voglia di attaccare, vincere e segnare è un ottimo segnale. Per ora tutti i giocatori stanno mettendo in campo quella fame di vittorie che ho anche io". A quando il primo bilancio? "L'obiettivo è vincere più gare possibile nel girone d'andata, poi a gennaio vedremo dove saremo e tireremo le prime somme". Ieri intanto c'è stata la ripresa degli allenamenti ieri per i Biancoscudati, che dopo il giorno di riposo concesso da mister Parlato per la vittoria di Tamai si sono ritrovati alla Guizza per cominciare la marcia di avvicinamento alla sfida di domenica prossima allo stadio Euganeo contro il Mezzocorona. Nel corso della seduta il tecnico ha fatto svolgere alla squadra una partitella a campo ridotto, seguita da esercizi atletici. Si sono allenati a parte i soli Degrassi e Mazzocco, che comunque oggi dovrebbero tornare in gruppo, mentre hanno svolto l’allenamento completo con la squadra sia Genny Russo, di rientro dal guaio muscolare accusato qualche settimana fa, sia il nuovo arrivato Christian Tiboni, che per la prima volta non ha svolto lavoro differenziato.