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Di Nardo, doppia gioia: segna anche il figlio

Mentre Totò segnava al “Braglia”, suo figlio Giulio faceva gol da portiere nel campionato campano dei Pulcini 2004. Una coincidenza incredibile, che ha reso indimenticabile il sabato di casa Di Nardo. «Mio figlio ha 8 anni e gioca con la...

Redazione PadovaSport.TV

Mentre Totò segnava al “Braglia”, suo figlio Giulio faceva gol da portiere nel campionato campano dei Pulcini 2004. Una coincidenza incredibile, che ha reso indimenticabile il sabato di casa Di Nardo. «Mio figlio ha 8 anni e gioca con la Scuola Calcio di Paolo Cannavaro», racconta l’attaccante del Cittadella tornato al gol a Modena. «Fa il portiere e non so sinceramente come abbia fatto a segnare. Lui, però, ha vinto. Ci siamo sentiti al termine delle nostre partite al telefono ed eravamo felici». La soddisfazione paterna e quella in campo si mischiano in queste ore nella testa di Di Nardo: «Sono contento di essere tornato al gol dopo aver passato un periodo difficile a causa dell’infortunio. La voglia di lavorare e quella di arrivare al massimo mi hanno portato a togliermi finalmente una soddisfazione. È stata una liberazione. Ho scaraventato la palla in rete, liberandomi anche dalla delusione del gol che avevo sbagliato poco prima. Ero ancora più arrabbiato. È stato bello rivedere la palla entrare. Sono subito andato verso i compagni e ho detto loro che la partita potevamo anche vincerla. L’impressione dal campo è stata che potessimo fare i tre punti. Peccato, perché vincere una partita così sarebbe stato un ricordo indelebile». La gioia per il ritorno al gol Totò la divide un po’ con tutti: «Non c’è stata una persona in particolare che mi è stata vicino in questo periodo più delle altre. Mi sono stati tutti accanto, dai compagni alla società, passando dalla famiglia e dagli amici. Mio papà Giulio era felicissimo e mi ha detto: “Finalmente è entrata!”. Mi ha fatto piacere poi sentire l’ex team manager del Padova Dino Bellini».