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A un passo dal sogno (ancora una volta): il Cittadella rimane un capolavoro incompiuto

A un passo dal sogno (ancora una volta): il Cittadella rimane un capolavoro incompiuto

Un altro treno che passa vicino e se ne va. Il Cittadella prova ancora una volta a salirci, ma inciampa sul più bello e non può che vederlo allontanarsi, colorato di arancioneroverde. La serie A rimane una chimera. La squadra di Venturato la...

Stefano Viafora

Un altro treno che passa vicino e se ne va. Il Cittadella prova ancora una volta a salirci, ma inciampa sul più bello e non può che vederlo allontanarsi, colorato di arancioneroverde. La serie A rimane una chimera. La squadra di Venturato la sfiora, la tocca anche con mano a un certo punto, quando l'avversario sembra alle corde, stordito dal gol di Proia e dall'espulsione del suo difensore. Poi, nel secondo tempo, il Venezia si riorganizza, si compatta in difesa, indovina i cambi e ricomincia a crederci fortemente. Tanto che alla fine Bocalon, un veneziano doc, la chiude.

Capolavoro incompiuto

Come l'ottava sinfonia di Schubert, il Cittadella rimane un capolavoro incompiuto. Cinque playoff di fila (sei con quello del 2010), e cinque eliminazioni. Qualcuno parla di maledizione, ma c'è da fare i conti con la realtà: un organico spremuto al massimo delle potenzialità, che in dirittura d'arrivo paga in fatto di esperienza e qualità rispetto agli avversari che si incrociano a questo punto della stagione, quasi tutti puntellati da giocatori in grado di fare la differenza da soli (guardate anche Johnsen del Venezia). Con più convinzione, il Venezia poteva essere azzannato dopo l'espulsione, quando è apparso palesemente disorientato. La squadra di Zanetti è scesa in campo contratta e nervosa e i granata l'hanno messa subito sui binari giusti (come sperava Venturato alla vigilia) trovando il gol e poi giocando per un’ora con un uomo in più. Non è bastato, perché il previsto assalto nel secondo tempo non c’è stato. La squadra di Venturato ha tenuto di più il possesso e ha giocato stabilmente nella metà campo avversaria, ma Maenpaa ha corso un rischio solo con una botta da fuori area di Branca, deviata in angolo. Troppo poco. A fine gara, le lacrime di Iori (vedi foto), all'ultima apparizione in granata (ma sembra per lui prospettarsi un futuro in società).

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