Serie B

Cittadella, Antonucci eroe del momento: “Mi sento leader, Gorini mi chiedeva più gol”

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L'attaccante romano ha segnato reti pesantissime. E qualche anno fa aveva pensato di smettere con il calcio...

Redazione PadovaSport.TV

Lo squillo di Marassi porta la sua firma. La vittoria più prestigiosa della stagione, il Cittadella, la deve soprattutto al suo attaccante più in forma, Mirko Antonucci. Tre punti su un campo difficilissimo, arrivati in un momento della stagione critico: per i granata un carico di positività e consapevolezza dei propri mezzi che può essere davvero decisivo per il prosieguo della stagione. L'attaccante romano è stato intercettato dai microfoni di CalcioMercato.com: 

Tre gol nelle ultime tre partite, come ti senti?

"Molto bene, sono contento di aiutare la squadra con i miei gol. In estate mi ero prefissato l'obiettivo di segnare più dell'anno scorso e ce l'ho fatta. Volevo migliorare quest'aspetto, anche in allenamento ho lavorato per segnare sempre nelle partitelle".

Cinque reti totali con i quali hai dato 6 punti al Cittadella.

"I gol aiutano sempre. Sono contento di aver segnato anche a Genova, dove abbiamo fatto punti quando nessuno se l'aspettava".

Ti senti il leader di questa squadra?

"Sì, mi sento un giocatore importante. L'allenatore pretendeva più reti da me e quest'anno sono felice di avere più responsabilità".

Su Instagram hai scritto: "Quando tocchi il fondo o reagisci o molli tutto". Ci racconti cos'è successo?

"Quando ero alla Salernitana non ho mai giocato in tutta la prima parte di stagione, a gennaio volevo andare via ma non avevo richieste. Così ho avuto un momento di sconforto nel quale ho pensato di lasciar perdere il calcio; a 22 anni avevo perso fiducia in me stesso, non avevo neanche voglia di allenarmi. Poi mi sono affidato al mental coach Sandro Corapi che mi ha cambiato la vita e mi sono rimesso in gioco. Ora sono quello che voglio essere. E' come se avessi vissuto due vite, la prima mi è servita per crescere e maturare".

Il momento più bello da calciatore?

"Sicuramente il debutto in Champions contro il Liverpool. Nella mia 'seconda vita', invece, scelgo il primo gol con il Cittadella. E' stata una liberazione e un nuovo punto di partenza".

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