Cittadella, Luppi ricambia la fiducia: “Non giocavo titolare in B da due anni, il ruolo di trequartista mi si addice”

«Mai mollare. Perché da un momento all’altro le cose cambiano, proprio quando sembra tutto finito». Davide Luppi lo aveva scritto sui propri canali social, qualche giorno prima di debuttare dal primo minuto in campionato, quasi come se avesse sentore che la svolta era vicina. Per il Cittadella, certo, tornato alla vittoria contro il Trapani dopo le due sconfitte iniziali, ma anche sul piano personale, a chiudere i conti con un paio di stagioni funestate dagli infortuni. «Serviva una risposta dopo le sconfitte con Spezia e Benevento - spiega, intervistato da Il Mattino - e averla data è la cosa più importante.

Ma sono contento anche per me, perché non giocavo 90 minuti in Serie B da parecchio tempo (per l’esattezza da un Parma-Entella 3-1 dell’ottobre 2017, ndr) e dopo due anni travagliati è stata una bella soddisfazione. A un certo punto non pensavo più di poter tornare a calcare certi campi, e non posso che ringraziare il direttore Marchetti che ha avuto questa “illuminazione” e mi ha ripescato ad agosto. Mi è servito molto vedere che c’era qualcuno che ancora credeva in me in una realtà importante, spero di essermi messo alle spalle un periodo buio».

Contro il Trapani, ha giocato dietro le punte: "Questo modulo esalta le mie caratteristiche, perché posso giocare sia tra le linee che davanti, muovendomi molto e godendo di quella libertà che ho sempre amato. All’inizio abbiamo cercato sempre la profondità e io avevo il compito di portar via avversari e creare spazi, nella ripresa i tempi di gioco sono cambiati e ho potuto giovarmene. Ora dobbiamo ripeterci a Empoli, che vuole tornare subito in A». Alla ripresa degli allenamenti Vita è tornato a lavorare in gruppo, ancora differenziato per D’Urso. Ghiringhelli, uscito a gara in corso, si è sottoposto ad accertamenti: nessuna lesione, solo una contrattura