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Cittadella-Padova, Pavan: “Da vicentino sentivo già prima questo derby, adesso in granata…”

«C’era stato un primo contatto a inizio estate ma non era stato trovato un accordo con il Renate e, sinceramente, pure io avevo dato la trattativa per saltata. Poi, negli scorsi giorni, la soluzione è stata trovata ed è stata una sorpresa...

Redazione PadovaSport.TV

«C’era stato un primo contatto a inizio estate ma non era stato trovato un accordo con il Renate e, sinceramente, pure io avevo dato la trattativa per saltata. Poi, negli scorsi giorni, la soluzione è stata trovata ed è stata una sorpresa anche per me. Qualche chiacchierata in realtà c’era già stata nelle scorse estati, ma senza che mai si arrivasse a uno sbocco, al contrario di stavolta». Così il nuovo centrocampista del Cittadella, Nicola Pavan (subito in rete nell'amichevole contro l'Este), intervistato da Il Mattino.

A favorire l’accelerazione del digì Marchetti pure il gioco degli incastri, perché Pavan arriva, di fatto, a coprire il buco che lascerà Pasa, trasferendosi al Pordenone subito dopo la partita col Padova. «In campo occupo il vertice basso del rombo, ho sempre giocato in quella posizione o comunque fra i due centrali, qualche volta arretrando in difesa. Mi ritengo un mediano d’interdizione, che fa il possibile per aiutare dietro. Amo giocare semplice, diciamo che mi definirei un uomo d’ordine».

Il titolare, in quel ruolo, è però un certo Iori. «Lo so e per me è una fortuna che davanti ci sia uno come lui perché so di avere tanto da imparare: lui è un riferimento che mi aiuterà a inserirmi e a entrare nei meccanismi di gioco. Dei nuovi compagni conosco bene Mora, perché ci ho giocato assieme al Renate per una stagione, e Ghiringhelli, con cui abbiamo trascorso 6 mesi da compagni ai tempi del Pavia. Ma anche gli altri bene o male li conosco tutti per averli affrontati. E comunque, abitando vicino a Thiene, a Zugliano (dove convive con la fidanzata Veronica, ndr), non lontanissimo, so bene cosa sia il Cittadella. Con Venturato ho avuto modo di parlare subito, ma non ancora di tattica: più che altro delle regole di comportamento e di cosa significa essere qui».

Sul derby di domani: «Da vicentino già “sentivo” questa partita quando mi capitava di giocare con il Padova, anche se, al Renate, in Lombardia, era ovviamente un avversario come gli altri e la gara aveva un significato diverso da quello che ha qui. Per noi, comunque, sarà importante ottenere un buon risultato al di là del fatto che è il derby, perché è la prima sfida ufficiale e la giocheremo»