Giuseppe Russo è stato un fedelissimo calciatore (centrocampista) di Mandorlini, ai tempi del Verona. Oggi è il suo fidato collaboratore nel Padova. Il suo compito è soprattutto quello di studiare l'avversario di turno, in questo caso il Legnago: "L’ho sempre visto reattivo, fresco, pieno d’energia - ha detto Russo, 37 anni siciliano d'origine, intervistato da L'Arena - Fra le squadre in fondo alla classifica è quella che mi preoccupa di più. Ci sono tanti buoni giocatori, ma non sono certo io a scoprirli. Penso a Bondioli ma anche a Bulevardi che vale l’alta Lega Pro. All’andata mi è piaciuto pure Giacobbe. C’è gente interessante, ma c’è soprattutto un bel collettivo che sa come riempire i novanta minuti. Ci aspetta un compito difficile. Soprattutto a primavera il vigore fisico del Legnago potrebbe fare la differenza". Se oggi il Padova viaggia come un treno, 12 gol in sei giorni equamente distribuiti fra Mantova e Carpi, un po' di merito è anche di Russo, fresco di master a Coverciano.
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