Una tegola sul Padova, un caso di cronaca che scaraventa Michael Liguori sulle pagine dei giornali, questa volta non per meriti sportivi. Senza entrare nel merito di questa torbida vicenda tutta ancora da approfondire nei prossimi gradi di giudizio (il giocatore, tramite l'avvocato, ha annunciato il ricorso), si può dire che il Padova (intesa come squadra biancoscudata) nel suo momento migliore deve affrontare una grana non da poco. L'allenatore Andreoletti ha appreso soltanto ieri sera di questa notizia: uno dei suoi migliori giocatori condannato in primo grado per violenza sessuale. Sarà sempre a disposizione, ma la "tenuta" mentale, la concentrazione sul campo, sono tutte da verificare, inevitabilmente dopo un fatto del genere. Già domani, per essersi assentato due giorni durante questa settimana, potrebbe non partire titolare. E parliamo, appunto, di uno dei giocatori più in forma del momento. La società (Alessandra Bianchi e Massimiliano Mirabelli) erano al corrente della situazione, dell'iter giudiziario che stava attraversando Liguori dai fatti del 2018 a oggi.
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Caso Liguori: la linea del Padova, i precedenti e la giurisprudenza in merito
Il precedente di Portanova e la giurisprudenza in merito
—Non ci sarà alcuna iniziativa disciplinare da parte della società, che attende la conclusione della vicenda giudiziaria. D'altra parte il caso Manolo Portanova ha fatto scuola in questo senso: la Giustizia Sportiva, che ribadiamo ancora una volta, viaggia su binari diversi da quella ordinaria, in quella situazione sospese il giudizio, consentendo al giocatore di continuare a esercitare la sua professione. Portanova è stato condannato il 6 dicembre 2022 in primo grado a a sei anni di detenzione, la Corte d'Appello Federale della Figc ha attuato la "sospensione del giudizio fino alla formazione del giudicato in sede penale" e dunque Portanova sta continuando a giocare (alla Reggiana). Il suo caso, avendo avuto un certo clamore mediatico, suscitò una forte reazione da parte del tifo genoano e barese: prima furono i supporter rossoblu a chiederne la cessione, poi saltò il prestito al Bari sempre a "furor di popolo". Alla Reggiana, in prestito, Portanova ha ricominciato a giocare con continuità ritagliandosi oggi uno spazio importante in squadra (serie B).
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Nei casi più recenti invece, alcuni club hanno deciso di sospendere preventivamente i giocatori coinvolti in inchieste simili. Lo ha fatto ad esempio il Cittadella con Santiago Visentin, con la seguente motivazione: "La società, pur ben sapendo che vale la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva e augurandosi che il calciatore possa dimostrare la propria estraneità ai fatti addebitatinei prossimi gradi di giudizio, ritiene confliggenti con i principi che fondano l'ordinamento sportivo e i valori che da sempre la società rappresenta le accuse mosse in primo grado a carico del proprio tesserato".
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