La luce si è spenta all'improvviso (ne avevamo già parlato) in momenti importanti, uno di questi nello scontro diretto di andata (poi rivelatosi decisivo) contro il Perugia, ma il più grave contro il Modena in un passaggio chiave del campionato. Ma è l'atteggiamento che non ci è piaciuto, che ha venato tutto il corso della stagione. Troppo spesso alla ricerca di alibi (l'errore arbitrale di Trieste ribadito fino alla nausea, quando ci sono state tante altre mancanze che hanno contribuito a fare la differenza in negativo con il Perugia), talvolta sprezzante verso l'avversario (non a caso è uno dei meno amati sui campi calcati quest'anno), spesso incurante dei dettagli (caratteristica di solito tipica degli allenatori sul viale del tramonto, gli auguriamo che non sia così). Nonostante i punti fatti non è certo l'allenatore che ha rappresentato meglio Padova dal punto di vista dell'immagine, ecco perché la società lo ringrazierà per quanto fatto ma non ci sarà nessun dialogo per il rinnovo. Si volta pagina ed è un bene che sia così alla luce del responso di Alessandria. Mandorlini-Padova senza lieto fine.
L'allenatore