Il futuro

Oughourlian a Padova, schiarite sul futuro. Ma serve più partecipazione dalla città

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Qualche contatto c'è stato in questi mesi con possibili nuovi soci, ma le condizioni poste sono state ritenute non accettabili dal club biancoscudato

Redazione PadovaSport.TV

Joseph Oughourlian, alla sua prima visita padovana negli ultimi 22 mesi, periodo segnato dalla pandemia, ha portato una ventata di ottimismo e positività e soprattutto una netta schiarita riguardo alla scadenza dell'ormai noto progetto triennale, che cade a fine stagione. La conquista della B, possibilmente con il primo posto, è l'obiettivo unico. Una certezza granitica, che non ammette più slittamenti. Ogni anno in C, come noto, è una voragine che si apre nei conti del club. Ma il maggior azionista biancoscudato non abbandonerà la nave, in caso di nuovo insuccesso, questo emerge dal suo incontro con la stampa. L'impegno preso con la piazza è quello di riemergere dalle sabbie mobili della C e rendere appetibile il club a futuri investitori, e in C non può esserlo di certo.

Concetto ribadito ieri mattina durante il primo appuntamento, ovvero la colazione con il sindaco Sergio Giordani e con l’assessore allo sport Diego Bonavina. Entrambi hanno rinnovato stima e fiducia per il patron, invitandolo a tenere duro e a non mollare la presa nella missione di riportare il club in B. Tutto lo staff organizzativo biancoscudato, la direzione marketing, il responsabile del settore giovanile Carlo Sabatini e i soci sono stati incontrati da Oughourlian a metà della mattinata, poi il patron ha pranzato con l’ad Alessandra Bianchi, il presidente Daniele Boscolo Meneguolo, il direttore sportivo Sean Sogliano e il suo collaboratore Fabio Gatti e i due soci Luca Destro e Giampaolo Salot. Poi l’incontro con la squadra, i giocatori e lo staff tecnico prima di assistere all’allenamento pomeridiano alla Guizza fino alle 16.30.

Il Padova e l'imprenditoria locale

Nella seconda parte della giornata Oughourlian ha concentrato tutti gli appuntamenti di lavoro delle sue attività economiche fino a tarda ora. Stamattina la visita patavina si chiuderà con un breve incontro con i vertici della Camera di Commercio padovana, prima di rientrare a Londra. Resta ancora difficile il coinvolgimento da parte dell'imprenditoria padovana, che (ad eccezione dei soci minori Salot e Destro), rimane piuttosto defilata riguardo al Calcio Padova, nonostante gli sforzi societari di questi ultimi anni. Qualche contatto c'è stato, ma a condizioni ritenute non accettabili da parte dell'attuale management: c'è chi ha chiesto la presidenza in cambio di un pacchetto di quote, o chi la possibilità di avere ampio potere decisionale nelle questioni tecniche. A oggi non ci sono all'orizzonte nuovi ingressi. Il Calcio Padova però, ha bisogno anche della sua anima padovana, oltre all'asse portante costruito dal magnate franco armeno.

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