Inevitabile una flessione, ora a Verona aspettiamo una reazione. E le valutazioni sul mercato a questo punto vanno fatte
Prima o poi doveva capitare. Nonostante i punti accumulati, il pieno di complimenti, l'incedere sicuro partita dopo partita, ecco il momento delicato del campionato. Che definiamo così soltanto in relazione a un'inseguitrice di alto livello. Altrimenti anche questo ultimo pareggio passerebbe inosservato con una tabella di marcia come ce l'ha il Padova. "La vittoria mancata contro la Pro Vercelli ci terrà rabbiosi per tutta la settimana. Vedremo di scaricare la rabbia in campo sabato prossimo per tornare a raccogliere i tre punti" ha detto il saggio Lorenzo Crisetig nel post partita. E a Verona capiremo come si tradurrà in campo questa voglia di riscatto della squadra.
La partita interpretata dalla Pro Vercelli è stata senza dubbio rischiosa (per loro): andare uomo a uomo, in modo aggressivo sulla capolista, solitamente non paga. I piemontesi invece hanno trovato sulla loro strada un Padova più opaco del solito, la peggior versione vista fin qui a detta degli stessi interpreti. Ed ecco spiegato il pareggio (probabilmente altre squadre seguiranno questo "canovaccio" da qui in avanti contro di noi). Poteva andare ancora peggio sicuramente, la squadra rimane imbattuta e il vantaggio è ancora netto. Ma perdere altri punti sul Vicenza significa dar loro fiato e speranza, e mettere invece pressione su di noi. Ecco perché non è un'eresia in questo momento valutare anche le occasioni di mercato, per non lasciare nulla di intentato. In fondo anche quel super Catanzaro 2022/23, che spesso accostiamo a questo Padova, a gennaio inserì in un reparto offensivo che andava a meraviglia con Iemmello-Biasci, un fuoriclasse per la categoria come Brignola.