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Padova, Peghin: “Oughourlian? Progetto solido e a lungo termine. Il suo discorso…”

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Il presidente biancoscudato ha parlato anche del calo presenze allo stadio
Redazione PadovaSport.TV

C'era anche il presidente Francesco Peghin (socio con il 25% del Calcio Padova) ieri alla Guizza con Joseph Oughourlian e Alessandra Bianchi. Una visita improvvisa e gradita da parte del patron biancoscudato, occasione per fare un veloce punto della situazione con la squadra e la dirigenza: "Si è ritagliato qualche ora a Padova in mezzo alle vacanze con la famiglia sulle Dolomiti - ha detto Peghin, che da socio ma soprattutto da tifoso non si perde una partita dal vivo del suo Padova - È stato un breve ma appassionato discorso motivazionale, ha cercato di caricare la squadra, dicendo ai ragazzi di non guardare tanto al Mantova. Chiaramente è contento di come si stanno esprimendo, resta il rammarico per il cammino che sta facendo il nostro avversario.

Crede ancora nel primo posto?

Ci crediamo tutti, è difficile ma mancano ancora tante partite. I miracoli succedono se si è pronti a sfruttare l'occasione. Serve fortuna da un lato, ma grande determinazione dall'altro. È apparso molto interessato nella riunione che abbiamo fatto anche con il direttore, si affida molto allo staff tecnico. La cessione dei giocatori e le plusvalenze sono necessarie in questa categoria per essere sostenibili. Ci sono società che drogano in qualche modo il mercato, alzando l'asticella. Con pochissimi contributi federali, per restare in equilibrio bisogna anche vendere. Mi sembra assurdo che la Triestina abbia speso così tanto, 17 milioni di euro... In serie C poi, come abbiamo visto, ingenti spese non sono garanzia di risultati immediati.


Avete affrontato l'argomento nuovi soci?

Non ne abbiamo parlato, la visita era tutta incentrata sulla squadra. Posso assicurare che Oughourlian ha un piano a lungo termine, non c'è nessuna idea di trovare acquirenti. L'azionariato è stabile, poi se qualcuno vuole aiutare è ben accetto, come abbiamo sempre detto. I grandi industriali padovani non si avvicinano al calcio? Il motivo principale è che tra di loro non ci sono grandi appassionati di questo sport. Poi c'è anche chi non gradisce visibilità, e il calcio ne porta molta, chi invece non vuole fare il comprimario e subentrerebbe solo come proprietario.

C'è un problema stadio e un problema di presenze allo stadio?

In parte sono collegati, ma preferisco non esprimermi sulla questione nuova curva, avevo parlato tanto in precedenza, da quando siedo in consiglio comunale ho scelto di non confondere i due ruoli. A Padova non fa piacere essere in serie C, sento girando per la città che l'amore c'è ma non è così forte da portare la gente allo stadio, come a Mantova Vicenza e Trieste. Poi non è neppure corretta questa pressione, io sono nato nel 1964 e ho visto solo due anni di serie A...

 

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