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Padova, Sabatini: “Andreoletti va in sede presto ogni mattina! Leoni? Inaspettata un’esplosione così veloce”

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Il responsabile del settore giovanile biancoscudato ospite ieri del nostro talk
Pietro Zaja
Pietro Zaja Redattore, telecronista 

Durante la terza puntata di "Centrocampo", trasmissione sul Calcio Padova (leggi qui l'analisi dell'ultima partita di campionato contro il Südtirol) ideata da PadovaSport e Telecittà, il responsabile del settore giovanile del Padova Carlo Sabatini è intervenuto assieme agli altri ospiti. Ecco cosa ha detto: "Il campionato di B è dominato da un grande equilibrio, ormai da vent'anni. La differenza tra il giocarsi i playoff e i playout è minima e basta una serie di risultati negativi o positivi, in termini di vittorie, per trovarsi ai lati opposti della classifica. Noi siamo in linea con gli obiettivi e la società può ritenersi soddisfatta di questo inizio. Ci sono state prestazione buone. Purtroppo non posso vederle in diretta perché il sabato sono impegnato con le nostre giovanili, ma ne vedo altre e mediamente le partite sono quasi tutte bloccate, a testimonianza di questo grande equilibrio. Ci sta fare qualche prestazione un pochino al di sotto, come magari sono state le ultime, ma hanno portato punti perché l'atteggiamento messo in campo è sempre quello giusto. Abbiamo vinto a Catanzaro, ma poi il Catanzaro ha battuto il Venezia, che è una delle favorite. Il mister, lo staff e i giocatori so quanto impegno ci mettono in ogni gara e in ogni allenamento. Non bisogna assolutamente abbassare l'attenzione, neanche di un centimetro. Non succederà. Io e Andreoletti ci troviamo presto alla mattina in sede e questo la dice lunga sul fatto che non lasci nulla al caso. Il gol di Lasagna non è una casualità. Lo studio dell'avversario gli aveva fatto capire che il portiere dello Spezia qualche errore lo poteva fare. Ma in generale non bisogna assolutamente abbassare la guardia, per nessun motivo. Siamo, però, tranquilli, perché tutti sono ferocemente determinati a tenere questo livello di attenzione, che non può non piacere".

Le parole di Carlo Sabatini, responsabile del settore giovanile del Padova

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"Questi giocatori si stanno mettendo in mostra - ha proseguito il responsabile del settore giovanile del Padova Carlo Sabatini - per esempio Seghetti, che però non è una scoperta. Con il Vicenza in Coppa aveva fatto bene. Stanno venendo fuori giocatori che sono stati presi a completamento dell'organico in un'intelaiatura che era solida e che era giusto confermare. Castori passa per un allenatore vecchia scuola, ma nel dettaglio non è proprio così arretrato come sembra. Tant'è che continua ad allenare in Serie B e questo la dice lunga sui suoi meriti. Difficile incontrare le sue squadre, perché prepara le sue partite in funzione degli avversari. Ma questo lo facciamo anche noi, ci mancherebbe altro... Però è ovvio che il mister Andreoletti ha una formazione diversa. La squadra ha dei principi di gioco ben definiti, pochi e chiari. Fa dell'aggressività una delle armi principali, tra le quali la perseveranza. Tiene vive tutte le partite. Fusi è stato scoperto un po' tardi, ma succede. In Serie C ci sono dei buoni giocatori, che se entrano in un contesto di un certo tipo, trovano il loro habitat naturale e la loro valorizzazione. Fusi era retrocesso con il Sangiuliano... è un trascinatore sotto tutti gli aspetti. Quei giocatori che piacciono tantissimo al pubblico".

Il Papu Gomez e i giovani del Padova, secondo Sabatini

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"Papu? Nell'ultimo periodo all'Atalanta aveva avuto qualche diverbio con Gasperini, il che non è difficile, ma forse perché gli sarebbe piaciuto giocare un po' più arretrato, libero. Nel Padova non vedo una grande difficoltà per il suo inserimento, perché la squadra ha molta duttilità tattica. Non c'è una rigidità e un'assegnazione dei ruoli e quindi è chiaro che un giocatore con quella qualità va lasciato un po' libero di giocare nelle posizioni di campo che ritiene più opportune. Potrebbe fare anche la mezzala in un 3-5-2. La squadra è perfettamente organizzata. Gomez è integro e fisicamente sta bene, corre tanto e bene. La riforma dello sport entrata in vigore qualche anno fa? Prima la società aveva la possibilità al quattordicesimo anno di età di sottoporre un giovane a un tesseramento fino ai 18 anni, avendo poi l'opzione di prolungarlo per un altro anno. Ora i ragazzi sono liberi ogni anno al 30 giugno, a meno che la società non sottoscriva per loro un contratto di apprendistato o un contratto vero e proprio, a partire dai 15 anni. Ma non è che possiamo mettere sotto contratto 300 giovani... Teoricamente i giovani te li possono portare via a zero, ma è evidente che c'è stato un momento di riflessione sul settore giovanile. Poi è vero che con i giovani le sorprese non finiscono mai. Gli esempi sono Leoni, Moro e Vasic. Nessuno li aveva mai identificati, erano in ritardo, giocavano poco, ma a me piace dire che ogni giocatore ha un percorso suo. Nel settore giovanile noi ci dobbiamo credere, quest'anno parecchi sono andati via. A me dispiace vederli andare via, li vorrei portare tutti in Prima Squadra...".

La crescita di Leoni, la Primavera del Padova, Bacci e Tumiatti

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"Nessuno si aspettava un'esplosione così veloce di Leoni. Tutti pensavamo che aveva delle qualità importati e fuori dal comune, ma non ci si aspettava un percorso così veloce. Se qualcuno non ha le abilità e le competenze, ma soprattutto una forza mentale devastante non si va molto lontano. Da ragazzino era un po' scoordinato, ma si vedeva questa grandissima applicazione, intelligenza tattica e soprattutto, la cosa più evidente, la capacità di apprendimento. Con mezza parola capiva subito. Chi ha la capacità istintiva di apprendere subito ha grandi possibilità di emergere. Adesso abbiamo Fortin. Il ragazzo è arrivato a 6 anni, ha fatto un percorso perfetto con un prestito di un anno ed è stato subito un protagonista importante. Le strade per emergere non sono univoche, ognuno ha la sua. In 6 anni che sono qua è successo che qualcuno è voluto restare al Padova, anche in presenza di offerte importanti. Ci sono stati due o tre ragazzi che hanno preferito rimanere a Padova, ma è evidente che poi si crea un contesto su questi ragazzi. Con la Primavera il risultato lo guardiamo relativamente. Non vogliamo retrocedere, ma i ragazzi devono iniziare a percepire anche l'importanza del risultato. Al di là di questo non facciamo mercato per fare la squadra Primavera, ma cerchiamo di valorizzare i nostri giovani. Non ci sono ragazzi pronti ora per la Prima Squadra, ma abbiamo 5/6 ragazzi di grande potenzialità. Bacci? Per me è stato sfortunatissimo, perché a inizio ritiro si è infortunato e per me poteva ritagliarsi qualche spazio. Ha probabilmente bisogno di farsi un periodo di formazione fuori, magari in una squadra di Serie C. Anche Tumiatti è interessante e mi auguro che prima o poi possa trovare il suo spazio", ha chiuso il responsabile del settore giovanile del Padova Carlo Sabatini.