Il Padova pareggia con l'Arzignano e mette in archivio la 22esima giornata con un po' di amaro in bocca. Lasciando il risultato aperto, prima o poi doveva succedere che il timido avversario di turno trovasse il pertugio giusto per beffare i biancoscudati. E poca importa se sul trono di migliore in campo sale di diritto il portiere ospite Boseggia (premiato addirittura con il 9 in pagella dalla stampa locale), bisogna accettare anche questi "scivoloni", assolutamente normali e fisiologici nel corso del campionato. D'altra parte l'episodio della rete gialloceleste è stata una parentesi all'interno di un monologo della squadra di Andreoletti: Lunghi alza la testa e pesca Boccia a destra che di testa fa la sponda per Mattioli, destro al volo basso e palla nell’angolino, imparabile per Fortin. Esulta una provincia intera, quella vicentina. Ma siamo certi che i giallocelesti, per vari motivi che qui sarebbe fuori contesto spiegare, daranno l'anima anche contro il Vicenza (e la partita d'andata è stata la prova).
tutto padova
Padova, una “frenatina” (inevitabile) che non deve preoccupare
Il 4-2-4 di Andreoletti
—Qualcuno ieri mormorava in tribuna che Andreoletti ha voluto specchiarsi un po' troppo nella sua immagine, cambiando addirittura l'impostazione difensiva (da tre a due centrali), sicuro di aver ragione sull'avversario grazie alle sue intuizioni, che fin qui l'hanno sempre guidato in modo impeccabile. In realtà il risultato non racconta del tutto la verità: il quasi 4-2-4 ha portato benefici alla squadra, con Varas che ha anche trovato la via del gol nell'inedita posizione di ala sinistra. Si può pareggiare pur giocando bene e creando tanto e si può vincere con un po' di fortuna. Questo modulo potremmo rivederlo all'Euganeo. E a proposito di Euganeo, un po' più di attenzione sul terreno di gioco che all'inizio della partita era ghiacciato nell'area sotto la tribuna infinita (la nuova sud): particolare che ha fatto infuriare Andreoletti...
© RIPRODUZIONE RISERVATA