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Torrente al Giornale di Vicenza: “Rincorrere mangia energie. Exploit Padova? C’era ottima base”

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L'ex tecnico biancoscudato interpellato sulla sfida a due nel girone A
Redazione PadovaSport.TV

Padova o Vicenza, chi la spunterà? Gli addetti ai lavori guardano il testa a testa tutto veneto e provano a fare le carte al girone A, che al momento ha i biancoscudati come leader indiscussi. Il Giornale di Vicenza ha interpellato Vincenzo Torrente, ex di entrambe le squadre, anche se con il Padova ha lasciato decisamente il segno rispetto alla rapida esperienza con il Vicenza, ormai datata.

"Stupito dal Padova? No, perché sta confermando quanto aveva fatto con me, l'impianto c'era e giustamente è stato cambiato poco. Poi i giocatori che avevo preso da formazioni meno ambiziose si sono confermati all'altezza, e altri come Crisetig, che era arrivato a gennaio ma era fermo da sei mesi e si sapeva che doveva ingranare, adesso è diventato fondamentale, così come Perrotta che all'epoca aveva la pubalgia e oggi è punto di riferimento. Certo il tecnico Andreoletti, che non conosco, ha i suoi meriti, perché è lui che dirige l'orchestra". Torrente conferma quanto ci aveva detto qualche mese fa ai nostri microfoni, una parte di merito va anche al campionato scorso.


Come leggere questo +7 in classifica a favore del Padova? "Tutto dipende da come il Vicenza arriverà allo scontro diretto - risponde Torrente - se sarà a ridosso, lì si capirà chi la spunterà perché vincere o perdere quella partita a livello psicologico sarà determinante per entrambe. Non dimenticando che il girone di ritorno è un altro campionato, perché a gennaio alcune squadre si rinforzano e poi perché i punti pesano di più e tutti, chi per salire e chi per non retrocedere, badano alla concretezza. La differenza per adesso la stanno facendo i pareggi ottenuti, il problema è che il Vicenza adesso non può più sbagliare almeno fino allo scontro diretto e questo mangia energie nervose che influiscono anche su quelle fisiche".

E sul finale dell'anno scorso: "Ingiustificabile il mio esonero, con la dirigenza stavamo preparando i playoff. Il Vicenza invece ha avuto un'enorme sfortuna, perdere Golemic, Ronaldo e Ferrari è stata una botta tremenda perché un allenatore può essere bravo quanto vuoi ma poi se gli vengono a mancare in un colpo tre tra i giocatori più bravi... con loro contro la Carrarese il Vicenza non avrebbe mai perso ed oggi sarebbe in B".

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