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Villa alla conquista del Padova: una super prestazione può cambiare le gerarchie?

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Va riconosciuto, senza troppi giri di parole, quando un giocatore si mette in mostra, scende in campo con lo spirito giusto, si sacrifica e battaglia su ogni pallone. A maggior ragione se il calciatore in questione il campo lo ha visto poco....
Pietro Zaja
Pietro Zaja Redattore, telecronista 

Va riconosciuto, senza troppi giri di parole, quando un giocatore si mette in mostra, scende in campo con lo spirito giusto, si sacrifica e battaglia su ogni pallone. A maggior ragione se il calciatore in questione il campo lo ha visto poco. Davvero poco. Ma è normale così. Nel calcio si gioca in undici e l'allenatore deve fare delle scelte. In più, condividiamo la strategia di Andreoletti: toccare degli equilibri che si sono creati con il passare dei minuti in campo, in particolare in uno dei reparti più delicati come quello difensivo, non è mai facile. E per questo, per quasi tutto l'inizio della stagione, nel terzetto arretrato patavino si sono visti dal 1' Faedo, Sgarbi e Perrotta. I tre moschettieri hanno garantito solidità e sicurezza all'intera squadra, ma con i pieni rientri di Belli e Pastina e con la grande maturazione di Villa, chissà che le gerarchie del Padova, pian piano, non possano cambiare. E proprio di Lorenzo Villa vogliamo parlare. La sua prova di sabato contro il Südtirol (qui l'analisi completa della partita), infatti, è stata semplicemente impeccabile. E non era facile. Perché Merkaj e Odogwu sono due clienti molto scomodi, soprattutto per la loro struttura fisica. E perché mantenere il livello dei suoi compagni di reparto, se non addirittura superarlo, non era una passeggiata.

Lorenzo Villa alla conquista del Padova: l'impegno viene sempre ripagato

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Schierato un po' a sorpresa titolare sul centro-sinistra della difesa a tre, Lorenzo Villa non ha fatto rimpiangere Perrotta nella partita del Padova di sabato contro il Südtirol di Fabrizio Castori (1-1). Una scelta non scontata quella di Andreoletti. Il difensore classe 2003, infatti, fino a quel momento, era sceso in campo in sole tre occasioni. Con il Vicenza in Coppa Italia, uscendo all'intervallo, con l'Empoli, per tutti i 90' all'esordio in Serie B, e con la Virtus Entella, solo per gli ultimi 9' di gioco. Un totale di 144' disputati prima di sabato. Pochi. E siamo onesti, non aveva proprio impressionato. Anzi, era parso un po' in difficoltà. Ma ci può stare: è giovane (22 anni), si è appena trasferito in una nuova piazza ed è alla prima esperienza in cadetteria. Nelle ultime settimane, però, ha lavorato con umiltà e voglia e il mister lo ha premiato, dandogli fiducia. Di questo siamo certi, perché Andreoletti lo conosciamo. Se un ragazzo gioca è perché se lo merita.

Una prestazione che fa riflettere Andreoletti

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E per questo Villa è sceso in campo all'Euganeo dal 1', facendo a sportellate con chiunque e arginando precisamente quasi tutte le avanzate tirolesi sulla destra d'attacco avversaria. Ma soprattutto, mettendoci quell'agonismo che, onestamente, gasa. Non ha mai tirato indietro il piede ed è pure andato muso contro muso con Pecorino nel finale. Magari tra i due è rimasto qualche strascico dai tempo della Juve Next Gen, ma poco importa. L'atteggiamento dimostrato è quello corretto. In più, come ha precisato Andreoletti nel post partita, Villa è il difensore centrale più veloce della rosa e per questo potrà tornare molto utile alla causa biancoscudata, in un campionato imprevedibile in cui avere caratteristiche differenti nel proprio roster è un enorme vantaggio. Quel che è chiaro, però, è che l'ottima prestazione di sabato ha dato nuove certezze al Padova e ad Andreoletti, che ora può definitivamente contare anche su Villa. Sta a quest'ultimo, adesso, continuare a pedalare a testa bassa e con umiltà. Un valore che sembra appartenergli, per quel poco che l'abbiamo conosciuto e visto in campo.

Come possono cambiare le gerarchie del Padova

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Il tour de force dell'ultima settimana, con tre partite in sei giorni, ha senza dubbio aiutato Andreoletti a variare i suoi interpreti. Anche in difesa, dove sono state più che positive le risposte date dai suoi giocatori, soprattutto da Villa. I titolari, al momento, dovrebbero in ogni caso rimanere Faedo, Sgarbi e Perrotta. Terzetto ormai collaudato che anche a Mantova sabato dovrebbe essere riproposto, a meno di problemi fisici o di sorprese. Subito dietro, però, c'è proprio Villa, che ha scavalcato Belli e Pastina nelle gerarchie. E se Villa si dovesse confermare a questo livello anche nelle prossime uscite, chissà che il tecnico non possa affidarsi con più facilità alle sua caratteristiche, non solo a partita in corso. Se toccare gli equilibri e gli automatismi dietro, fino a sabato era quasi impensabile, per Andreoletti adesso potrebbe diventare più semplice mettere mano al proprio pacchetto arretrato. In attesa della miglior condizione fisica di Belli e Pastina. Il primo è partito titolare in tre occasioni quest'anno, ma è sempre stato sostituito per infortunio (contro Empoli e Spezia), tranne in Coppa Italia con il Vicenza. Mentre Pastina si è visto solo contro il Lane per 45' minuti. Poi è stato sostituito. A loro il compito di (ri)mettere in difficoltà Andreoletti nelle scelte. Proprio come ha fatto Villa.