La Kioene Padova riparte dal suo coach. Anche per la stagione 2018/19 il primo allenatore della Kioene Padova sarà Valerio Baldovin. Nato a Belluno il 25 luglio 1966, per Baldovin sarà la sesta stagione consecutiva da coach della prima squadra. In gare ufficiali in bianconero ha collezionato finora 138 panchine, conquistando al suo esordio la promozione in Superlega e la vittoria della Coppa Italia di serie A2 (2013/14). La sua lunga carriera inizia però nel 1994 con il settore giovanile di Schio (VI) ricoprendo anche il ruolo di primo e secondo allenatore in serie A2 nelle stagioni dal 2002 al 2005. Dal 2006 al 2011 diventa secondo allenatore della Nazionale Pre Juniores e Juniores maschile. Dal 2011 inizia infine la collaborazione con la Pallavolo Padova in qualità di responsabile del settore giovanile – ruolo che ricopre ancora oggi – allenando anche l’Under 19.
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Kioene Padova, confermato l’allenatore Baldovin: “Grande orgoglio per me, significa che ho lavorato bene”
La Kioene Padova riparte dal suo coach. Anche per la stagione 2018/19 il primo allenatore della Kioene Padova sarà Valerio Baldovin. Nato a Belluno il 25 luglio 1966, per Baldovin sarà la sesta stagione consecutiva da coach della prima squadra....
«Per me è motivo di grande orgoglio rimanere alla guida della Kioene Padova anche per la prossima stagione – dice Baldovin – e di questo sono grato alla Società perché lo ritengo un riconoscimento al lavoro svolto in questi anni».
Che caratteristiche dovrà avere la nuova squadra?
«L’obiettivo è quello di migliorarsi costantemente. Il lavoro pertanto sarà orientato verso questo. Credo sia inutile fare proclami, ma è certo che dalla prossima stagione ci sarà la voglia di riuscire a centrare l’approdo ai play off che quest’anno non siamo riusciti ad ottenere, consci che non sarà facile».
Intende per la reintroduzione delle retrocessioni?
«E’ ovvio che tutte le squadre dovranno cercare di rimanere il più lontano possibile dal fondo della classifica e questo aumenterà di sicuro l’interesse sotto l’aspetto mediatico. A livello tecnico penso che la Superlega sia cresciuta moltissimo, tanto che ritengo il 2017/18 come il campionato più intenso a livello agonistico. Da qualche anno il campionato italiano è tornato ad essere uno dei migliori al mondo, lo dimostra il fatto che oggi ci sono tanti giocatori di talento che dall’estero vengono a giocare qui. Per quanto si sta muovendo a livello di mercato, sono certo che la prossima stagione richiederà un livello di gioco ancora maggiore. Le squadre però non dovranno correre il rischio d’investire esclusivamente sull’obiettivo salvezza tralasciando invece la progettualità a lungo termine, che rimane lo scopo primario per cui nacque la Superlega».
Sarà ancora un’estate in cui la Nazionale sarà chiamata a nuovi importanti impegni. Pensa che l’effetto Azzurro possa essere ancora un traino per il movimento come lo fu dopo le Olimpiadi di Rio?
«Indubbiamente. Penso che la Nazionale continuerà ad avere un ruolo importante e inoltre questo gruppo avrà tutte le carte in regola per ritagliarsi un ruolo da protagonista a livello internazionale. Inoltre a settembre sarà qui a Padova per una sfida amichevole e ciò sarà un ottimo spot per il volley veneto».
Qual è lo stato di salute di Padova, non solo a livello di prima squadra?
«Buono. Una delle nostre caratteristiche peculiari è quella d’investire risorse e competenze anche sul settore giovanile, cosa che negli anni ci ha consentito di rinforzare la prima squadra. Questo è quello su cui continueremo a lavorare, perché ci permetterà di agire in modo organico dando la possibilità ai giovani di allenarsi in un ambiente sano e ambizioso».
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