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Pordenone, squadra a “chilometro zero”: dodici giocatori originari del Triveneto

Redazione PadovaSport.TV

Il capitano Mirko Stefani è di Borgo Valsugana – Trentino, sul confine col Veneto – e ha scelto di vivere a Pordenone, città in cui è arrivato nel 2015. È il calciatore che milita da più tempo con i neroverdi e si può dire sia ormai un pordenonese d’adozione. Cinque acquisti dell’ultima sessione di mercato sono regionali: Magnino e Perisan sono della Destra Tagliamento, Diaw e Berra della Sinistra Tagliamento, Calò è della Venezia-Giulia, di Trieste. Quindi i tre elementi del Veneto orientale, al confine con il Friuli Venezia-Giulia: Barison (Dolo, Venezia), Pasa (Montebelluna, Treviso), Falasco (Piove di Sacco, Padova). Infine i tre ragazzi del settore giovanile promossi in prima squadra: Passador (Pordenone), Banse (San Vito) e Secli (Udine). «La nostra volontà — ha continuato Lovisa — è di inserire nella prima squadra altri calciatori friulani doc del nostro vivaio. È un aspetto a cui teniamo molto». Lo staff tecnico, lo stesso dal 2018 escluso uno dei due preparatori atletici, era stato il primo pilastro posto in questo senso. Mister Attilio Tesser è nato a Montebelluna ma risiede a Udine da più di vent’anni esattamente come il “prof” Fabio Munzone, che vive a Varmo. Il preparatore dei portieri Leonardo Cortiula è friulano di Tolmezzo così come il collaboratore tecnico Andrea Toffolo, nativo e residente a Udine. Il vice Mark Strukelj è nato in Inghilterra ma si è poi trasferito a Trieste. Anche l’altro “prof”, Tommaso Zentilin è una forza regionale, è nato a Trieste ma è cresciuto a Marano Lagunare (Udine). I massofisioterapisti? Gigi Zanusso è di Monastier (Treviso), Alessandro Marzotto è di Pordenone e lavora per i neroverdi dal 2004. È salito col club dalla Promozione alla Serie B, vincendo quattro campionati. Con loro il medico sociale Alessandro Milan, di Spilimbergo (Pordenone).

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