Futuro biancorosso

Vicenza alla finestra per la riammissione in B, ecco la situazione della Reggina

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Tutto dipenderà dalla salvezza del club calabrese. Il 22 giugno c'è la prima scadenza

Redazione PadovaSport.TV

Il Vicenza, retrocesso dopo aver perso il Playout contro il Cosenza, resterà alla finestra per capire come evolverà la situazione della Reggina: se la società calabrese non riuscirà ad iscriversi al prossimo campionato, infatti, proprio il club biancorosso sarà il primo nella lista delle riammissioni per integrare l’organico delle 20 formazioni della serie B 2022/23, in base a quanto ha stabilito la Figc mercoledì (ne abbiamo parlato qui).

La situazione della Reggina

Come spesso succede in queste situazioni, a Reggio è iniziata la ridda di voci riguardanti i possibili nuovi proprietari, tra imprenditori locali e investitori stranieri. In città sostengono che «il pessimismo cronico di 10 giorni fa ha lasciato posto a un timido ottimismo e a una cauta fiducia». Probabilmente si fa riferimento al solido fondo di investimento straniero (capitali americani e inglesi) che avrebbe già manifestato il suo interesse per rilevare il club a prescindere dal debito, poiché al netto del progetto sportivo, alle spalle c’è soprattutto un piano per la costruzione di una cittadella sportiva. Ma quanti sono i debiti della Reggina? Si parla di oltre 10 milioni, di cui 3,5 debiti sportivi (ovvero i compensi dei giocatori). Per avere chances i prossimi scogli da superare sono gli emolumenti degli ultimi tre mesi e la fideiussione. Andranno saldati entro il 22 giugno, al pari degli 800 mila euro di fidejussione che occorrono per l’iscrizione. Le scadenze in questo caso, sono perentorie e quindi della massima urgenza perché senza iscrizione al campionato la Reggina 1914 perderebbe il suo diritto di partecipazione al campionato cadetto.

Nuovo amministratore

L’amministratore giudiziario della Reggina dovrebbe nominare innanzitutto un nuovo amministratore unico per l’ordinaria amministrazione della società che, a sua volta, dovrà essere ceduta a un nuovo gruppo in sostituzione del presidente Gallo che aveva già avviato una trattativa prima della malaugurata vicenda giudiziaria.

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