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Palermo, Tuttolomondo non si arrende: “Risponderò con i fatti, gli stipendi saranno pagati!”

"Denunceremo tutti quelli che ci daranno dei millantantori" tuona il direttore finanziario di Arkus

Redazione PadovaSport.TV

Torna a parlare Salvatore Tuttolomondo, che rappresenta ancora la proprietà del Palermo Calcio. Da una non meglio precisata località, il direttore finanziario di Arkus Network è intervenuto ai microfoni di TMW: “Il Palermo non si iscriverà al prossimo campionato di serie B? Non è così. Questo lo sta sostenendo lei. Per quanto riguarda la fideiussione, l’ho già spiegato, abbiamo subito una truffa che è stata oggetto di denuncia. Io non ho detto che gli stipendi sono stati pagati. Martedì mattina sapevo come stavano le cose. Lucchesi il lunedì pomeriggio alle 17 ha detto una cosa corretta, poi sono successe cose esterne al nostro operato. I soldi c’erano e ci sono ancora. La banca ha detto i bonifici non erano stati disposti per la mancata provvista prevista. Oggi il nostro primo interesse non è rispondere alla piazza, ma agli organi preposti per l’iscrizione al campionato di Serie B. La multa di 500.000 euro alla FIGC? Non è stata pagata. Ma i soldi sono accantonati, per la multa così come per gli stipendi. I pagamenti sono stati sospesi per una forma di autotutela dopo che siamo stati truffati con la vicenda della fideiussione Lev Ins che non ci è stata inviata dal broker. Stipendi? La squadra come tutti i creditori sarà soddisfatta. Il primo obiettivo è assicurare l’iscrizione. La mancata iscrizione passa da una serie di passaggi. C’è ancora adeguato spazio temporale. Siamo i proprietari del Palermo. Faremo fronte a tutti gli impegni. Per noi gli stipendi sono debiti come altri. Pagheremo tutti i creditori del Palermo con le dovute forme tecniche. Io non scappo da Palermo, ma sicuramente non vado per trovare una serie di facinorosi. Camilleri è stato oggetto di denuncia in sede penale. Ribadisco con determinazione che non è come ha raccontato il broker. La città di Palermo dovrà rivedere la posizione nei nostri confronti, risponderò con i fatti“. Ancora Tuttolomondo: "Il Palermo giocherà in serie B? Per quanto ci compete assolutamente si. Non lo dico solo io, ma anche i nostri legali. Laddove si verificasse che ci rifiutassero l’iscrizione impugneremmo il provvedimento. Forse a Macaione lo ha chiesto qualcuno in Banca d’Italia di dimettersi… era presidente di Sporting Network e vice presidente del Palermo, una situazione che gli avevo anche contestato. Albanese eventualmente se ne assumerà le responsabilità. Lui come il Signor Dragotto (Sicily by Car ex sponsor del Palermo, ndr) che ci ha definito millantatori, noi la diffamazione non la accettiamo e la puniamo energicamente".

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