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Cittadella, la gioia di Maniero: “Grande emozione, cerco di studiare i movimenti di Chiaretti”

Luca Maniero Cittadella

Anche il Cittadella ha il suo Maniero. Cognome diffuso nel padovano, tanto che in biancoscudato sono entrati negli annali ben due giocatori con questo cognome (gli attaccanti Pippo e Andrea): ora un altro padovano è pronto a conquistarsi spazio...

Redazione PadovaSport.TV

Anche il Cittadella ha il suo Maniero. Cognome diffuso nel padovano, tanto che in biancoscudato sono entrati negli annali ben due giocatori con questo cognome (gli attaccanti Pippo e Andrea): ora un altro padovano è pronto a conquistarsi spazio in granata, Luca, che contro il Pisa ha debutatto dal primo minuto al posto (e nella stessa posizione) di Chiaretti: "È stata un'emozione indescrivibile - ha raccontato, intervistato da Il Mattino -  ho sempre sognato un momento come questo. Prima della partita ero in uno stato di ansia totale. Ma man mano che passava il tempo, la tensione diminuiva: mi sono detto che le cose da fare in camposono sempre quelle, quale che sia il livello. Dovevo solo... giocare». Maniero prova a giudicare la sua prova: "Sono soddisfatto, ma potevo fare di più. Avevo l'adrenalina addosso e nei minuti iniziali ho faticato a trovare la posizione. E poi alla lunga il mio rendimento è calato. Forse ho consumato energie con la tensione. Di sicuro è un aspetto su cui devo migliorare". Candidatura a vice-Chiaretti? "Andiamoci piano. Lucas è straordinario e io in allenamento cerco sempre di carpirne i segreti, studiando come si muove. Nelle scorse stagioni ho giocato più spesso come mezzala e ho tanto da imparare da uno come lui". Sull'episodio dell'espulsione a Di Tacchio: "Sul momento non mi sono accorto che fosse stato espulso, perché ero a terra. Ho sentito il colpo e un forte dolore, tant'è che per un paio di giorni ho faticato a masticare. Però, rivedendo le immagini, mi sembra un fallo da cartellino giallo: Di Tacchio mi ha guardato per prendere posizione, non credo volesse farmi male quando ha allargato il braccio".

Ascolta Maniero, l'anno scorso, intervistato quando giocava nella Berretti granata: