Il personaggio

Cittadella, Marchetti si racconta: “Fui molto vicino al Parma, Crociata e Antonucci futuro roseo”

Redazione PadovaSport.TV

Il dirigente svela alcuni aneddoti dei suoi 23 anni in granata

In una lunga intervista rilasciata al Corriere Veneto, il dg del Cittadella, Stefano Marchetti ha raccontato i suoi 23 anni in granata. Padovano di Fontaniva, arrivato a Cittadella con un ruolo del tutto marginale (si dice che il suo primo compito fosse quello di organizzare i pulmini per le giovanili), è diventato velocemente direttore generale e uomo mercato, elemento chiave dei successi calcistici di questa piazza negli ultimi anni. C'è stato però un momento in cui le sirene da fuori sembravano averlo convinto a lasciare la famiglia Gabrielli: "Mi aveva convinto il Parma, anni fa. Si era incastrato praticamente tutto, era un momento in cui non riuscivo a ritrovare gli stimoli giusti. Andai a parlare tre o quattro volte con i dirigenti, persone squisite. Avevo trovato tutto quello che chiedevo, nel senso che ero convinto che si potesse fare calcio nel modo in cui piace a me. Poi cambiò la società, io rimasi a Cittadella".

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Crociata e Antonucci, futuro roseo

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Su Crociata: "So quello che vale e l’ho seguito a lungo. Ero sorpreso dal fatto che giocasse poco a Bolzano e mi sono deciso a chiedere all’Empoli la sua situazione. Quando hanno aperto al trasferimento, mi sono fiondato, perché ero certo che avrebbe fatto bene. È solo un prestito, senza possibilità di riscatto, l’Empoli non ha voluto saperne. Bisogna anche fare i conti col valore del ragazzo. Che andrà lontano e che spero che continui a fare bene da noi, prima di tutto". Marchetti scommette su Antonucci ("È arrivato qui con una nomea particolare, invece è un ragazzo che dà tantissimo, basta capirlo e prenderlo nel modo giusto") e rivela un colpo mancato del passato, come già ricordato in diverse occasioni: "Fui molto vicino a prendere Zaza".