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Cittadella, Strizzolo: “Giochiamo un calcio moderno che mi piace. Noi attaccanti ci completiamo a vicenda”

Luca Strizzolo è nato a Udine nel 1992, ma calcisticamente è cresciuto nel Pordenone con esperienze a Novara, Treviso, Pisa, Real Vicenza e Lucchese. Allo stadio Bottecchia di Pordenone, dove il Cittadella domani alle 17 gioca in amichevole...

Redazione PadovaSport.TV

Luca Strizzolo è nato a Udine nel 1992, ma calcisticamente è cresciuto nel Pordenone con esperienze a Novara, Treviso, Pisa, Real Vicenza e Lucchese. Allo stadio Bottecchia di Pordenone, dove il Cittadella domani alle 17 gioca in amichevole (biglietto 10 euro, ridotto 1 euro under 16), la punta granata è di casa avendo disputato con i ramarri neroverdi anche il campionato 2011/12 in serie D e quello della scorsa stagione in Lega Pro. In questo crocevia della sua carriera Strizzolo ha tanti ricordi: «Mi sono sempre trovato bene a Pordenone - spiega - in un ambiente che assomiglia per tanti aspetti a quello del Cittadella: la società è ben organizzata e non mi ha mai fatto mancare niente». «Lì ero in scadenza - prosegue - e prima dei playoff mi è stato chiesto di prolungare il rapporto. Non ho rifiutato ma ho chiesto tempo per prendere in esame eventuali offerte. Con il Cittadella in quel momento non esisteva alcun tipo di contatto, nè con altre società, e avrei firmato ancora con il Pordenone a parità di categoria. Quando mi è arrivata l'occasione di giocare in serie B la la mia scelta è stata senza esitazioni, anche perchè dell'ambiente granata ne avevo sempre sentito parlare bene».

La serie cadetta è una novità per Strizzolo.

«Quando ero nella Primavera del Novara sono stato in ritiro con la prima squadra ma per quanto riguarda il campionato per me è la prima volta».

Fra i giocatori del Cittadella conosceva già qualcuno?

«Nel Pisa ho giocato con Iori e Benedetti. Mi trovo bene comunque con tutti i compagni. Sono contento della scelta fatta: qui posso crescere in condizioni ottimali. Ho preso casa vicino allo stadio e mi piace anche la cittadina che è a misura d'uomo».

Sul tipo di gioco richiesto da Venturato, aggiunge: «È molto simile a quello che chiedeva Tedino a Pordenone con palla a terra, squadra compatta e schemi in velocità. È un calcio moderno dove mi trovo a mio agio».

Soddisfatto per quanto fatto finora?

«È presto per dirlo e non sta a me giudicare. Non mi ero creato delle aspettative e sono contento per come procede la preparazione. Lavoriamo su questa strada perchè sono convinto che potremo avere delle soddisfazioni. Siamo un gruppo unito e ci stiamo conoscendo sempre meglio. In attacco abbiamo caratteristiche simili, ma non uguali, per cui ci completiamo bene a vicenda».

Un modello? «Da piccolo tifavo per Shevchenko». (da Il Gazzettino)

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