la finale

Glerean ricorda: “Cacciato da Palermo da chi non aveva competenze”

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Sulla finale di ritorno il doppio ex mette i rosanero leggermente favoriti

Stefano Viafora

Tra i doppi ex di Padova e Palermo c'è anche Ezio Glerean. Rivoluzionario allenatore dei primi anni 2000, oggi alla guida del Bassano (l'incarico è arrivato da poche settimane). Sulle pagine del Corriere Veneto, Glerean ha ricordato le sue passate esperienze: "Parlo spesso con Baldini, condividiamo il modo di fare calcio e spesso le critiche a un mondo complicato. Un capostazione non può fare il direttore sportivo. Il calcio va dato in mano agli allenatori, le società che lo fanno alla fine vincono. Gli allenatori sono sul campo, sanno gestire tanti aspetti, vedono la crescita dei giocatori delle giovanili. La mia carriera si arrestò proprio a Palermo (era il 2002, l’addio alla prima giornata, ndr), per colpa di qualcuno che pensava di poter gestire un club senza averne le competenze. Vi racconto solo questa: quel qualcuno (Rino Foschi ndr) mandò via Mascara, Brienza e Santana per prendere Zauli, salvo poi dover tornare indietro sui propri passi tempo dopo. Niente contro Lamberto, che era un ottimo calciatore, ma quella mossa non serviva a nulla e, come ho detto, si fu costretti a tornare indietro. E io fui mandato via. Quel calcio, gestito in quel modo, non era per me».

L'esperienza di Padova e il match di domenica

Glerean ricorda anche l'esperienza al Padova nel 2003-04: «Fu una bella esperienza. Fui il primo allenatore dell’era Cestaro, eravamo terzi in classifica e fui costretto a lasciare per problemi della mia famiglia. I playoff erano alla nostra portata e sono convinto che dopo l’Arezzo avremmo potuto vincere noi. Poi Vignoni chiamò Ulivieri e mi dispiacque che non si riuscì a mantenere quella posizione». Per chi farà il tifo domenica? «Sono due grandi piazze e di fronte ci saranno due gran- di squadre. È un peccato che soltanto una salirà, perché arrivate a questo punto, entrambe avrebbero meritato. In questo momento il Palermo ha il 60% di possibilità di conquistare la B. Il Padova ne ha il 40% ma ha giocatori di primissimo livello che possono cambiare il senso della partita. I protagonisti possono essere Brunori, Chiricò e Ceravolo, se giocherà».

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