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Padova, il girone d’andata è un successo. Ecco le possibili mosse sul mercato

E’ Natale ed è tempo anche del primo bilancio importante della stagione: ovvero quello di metà campionato. Anche se il vice-presidente biancoscudato Edoardo Bonetto preferisce ancora non tirare somme (come ci ha spiegato...

Stefano Viafora

E' Natale ed è tempo anche del primo bilancio importante della stagione: ovvero quello di metà campionato. Anche se il vice-presidente biancoscudato Edoardo Bonetto preferisce ancora non tirare somme (come ci ha spiegato qui), possiamo senza dubbio affermare che il girone di andata è stato un successo, con un avvenimento importante da considerare come spartiacque. Ci riferiamo in particolare al post Sambenedettese-Padova, la partita di andata recuperata a ottobre, da cui il Padova è uscito nettamente sconfitto. La conferenza stampa di Oscar Brevi (in questo articolo è ben chiaro il clima di quel 16 ottobre) è in realtà un vero e proprio j'accuse, dove nel mirino finiscono tifosi e stampa. Ma in realtà chi reagisce veramente in quel momento difficile sono i giocatori.

Nel calcio esistono calciatori di due tipologie: quelli che non reagiscono in contesti difficili, e anzi soccombono, e quelli che sanno dare il meglio proprio quando si ritrovano a lottare per dimostrare qualcosa. Nel Padova, il cammino seguente lo ha confermato, il gruppo è formato da giocatori di questa seconda categoria. Ce lo ha fatto capire bene Giacomo Bindi qualche settimana dopo, ospite di PadovaNelCuore(clicca qui) con un discorso molto convincente ("Nè io, nè gli altri siamo qui per fare un anno di transizione"). Dopo la sconfitta con la Samb, sono arrivati 26 punti nelle successive 12 partite (media di 2,17 a partita), con due autentici capolavori, ovvero le vittorie esterne a Parma e Venezia. Il bilancio dei numeri parla così: 10 vittorie, 6 pareggi, 4 sconfitte, 29 gol fatti e 19 subiti, quarto posto insieme al Parma e soli tre punti di distanza dalla capolista Venezia.

Ora c'è il mercato, l'occasione per guardarsi in faccia e capire se c'è qualcuno che preferisce giocare con più continuità altrove, se è il caso di rinforzare alcuni reparti o se si può fare uno sforzo per acquistare qualche giocatore che possa fare ulteriormente la differenza puntando senza timori, a questo punto, al primo posto. Vediamo reparto per reparto (clicca qui per dare un'occhiata alla rosa):

In difesa c'è grande soddisfazione per il rendimento del portiere e dei tre centrali, quattro se si considera anche Sbraga, sacrificato nella formazione tipo ma fondamentale per avere un ricambio all'altezza dei cosiddetti titolari. Se dovesse partire lui (per ora non ci sono indizi in tal senso), serve senz'altro un centrale di pari valore. Non ci sono voci al momento sul giovane Monteleone, che dovrebbe rimanere. A centrocampo invece c'è Filipe in uscita (che pure ha giocato e ben figurato contro la Samb): il brasiliano andrà all'estero ed è un peccato non averlo ammirato qui al massimo delle sue potenzialità. Al suo posto arriverà un giocatore con le stesse caratteristiche, si è parlato di Berardocco e Branca, ma ci sono anche altri nomi sul taccuino di Zamuner. In partenza l'esterno Tentardini (anche lui sarà sostituito verosimilmente da un altro giovane). Per il resto difficile ipotizzare altri movimenti, a meno che in uscita non ci sia qualcuno tra Boniotti e Gaiola. Altro discorso per l'attacco, dove ci sarà quasi sicuramente almeno un movimento "importante" in entrata e uno in uscita. Il giovane Marcandella sembra destinato a un nuovo prestito, in serie D o in Lega Pro.