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Padova, risollevati o si fa dura: ora i punti bisogna prenderli con gli squadroni

Il Padova esce con le ossa rotte dal doppio confronto diretto con Carpi e Cosenza, che sembravano ampiamente alla portata dei biancoscudati. Al San Vito, dopo un primo tempo accettabile, abbiamo assistito a un nuovo crollo nel finale, con tanto di...

Redazione PadovaSport.TV

Il Padova esce con le ossa rotte dal doppio confronto diretto con Carpi e Cosenza, che sembravano ampiamente alla portata dei biancoscudati. Al San Vito, dopo un primo tempo accettabile, abbiamo assistito a un nuovo crollo nel finale, con tanto di gol decisivo subito nei minuti di recupero.

Sia chiaro, per quanto il Padova abbia mostrato in queste partite tutta la propria modestia tecnica, il Cosenza non è certo superiore. I rossoblu però hanno tirato fuori nel momento decivisivo quella garra che alla squadra di Foscarini ancora manca. Forse ancora non c'è consapevolezza nella squadra del pericolo che si sta correndo. Serve una svolta, la B insegna oltretutto che le squadre che chiudono nel girone d'andata nelle ultime tre posizioni di solito poi retrocedono.

Persi gli scontri diretti con Carpi e Padova, ora bisogna guardare avanti senza farsi intimorire dal blasone degli avversari. C'è il Palermo sabato, poi Lecce (in trasferta) e Benevento. Sembrano insuperabili, ma sono anche partite che il Padova può affrontare nel modo giusto, forse con più stimoli rispetto alle ultime.

Poi, sia chiaro, è tempo di guardare al mercato per ricostruire e rimediare ai tanti errori estivi. Lo avevamo scritto nell'ultimo editoriale, la squadra così non regge: va puntellata in ogni reparto e vanno soprattutto ritrovate quelle motivazioni che hanno fatto la differenza l'anno scorso, avendo anche il coraggio di fare tagli importanti all'attuale rosa. Come per Bisoli prima (che però aveva visibilmente esaurito le cartucce), anche per Foscarini il compito è difficile. Ma in ballo c'è un patrimonio da salvaguardare e una piazza che non può essere ancora delusa.