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Italiano irrequieto, il procuratore: “Rimane a Padova”

Per ora sembra un caso durato lo spazio di una giornata. E ha visto protagonista Vincenzo Italiano, il capitano. Sostituito nel match dell’altra sera con il Novara, e visibilmente poco contento del cambio (ingresso di Vicente). Tanto da non...

Redazione PadovaSport.TV

Per ora sembra un caso durato lo spazio di una giornata. E ha visto protagonista Vincenzo Italiano, il capitano. Sostituito nel match dell'altra sera con il Novara, e visibilmente poco contento del cambio (ingresso di Vicente). Tanto da non degnare nemmeno di uno sguardo Alessandro Calori nel momento in cui ha raggiunto la panchina. Dove era seduto anche il direttore sportivo Rino Foschi: e i due sono stati notati parlare con toni accesi, in una sorta di confronto.Nell'immediato dopo partita, poi, si è sparso anche qualche "rumor". Inclusa l'ipotesi che possa essere presa al vaglio una eventuale cessione del giocatore, qualora ce ne fossero le condizioni sul mercato. Che però è legato al club da altri due anni di contratto. La squadra interessata al regista biancoscudato potrebbe essere il Torino, che è ancora alla ricerca di un elemento con le stesse caratteristiche. Si sa che i granata sono sulle tracce di Milanetto, come anche che Italiano piaceva un anno fa, e a tutt’oggi il giudizio del diesse Petrachi sul suo conto non è cambiato. E rispetto a Milanetto, poi, una ipotetica operazione-Italiano garantirebbe ai piemontesi un certo risparmio in termini di ingaggio.Il caso, però, è stato fermamente stoppato ieri proprio da Foschi: «A nessuno piace essere sostituito, ma con Italiano non c'è stata alcuna discussione. Tra me e lui grande affetto, è come mio figlio. Abbiamo parlato, ma di una situazione che non era inerente ai novanta minuti di gioco. E l'abbiamo fatto a partita terminata».Il procuratore Andrea D'Amico: «L'ho sentito, era molto tranquillo. Sono cose normali che succedono in una partita, non ci sono problemi». Potrebbero essere prese in considerazioni situazioni diverse dal Padova in questo rush finale della campagna trasferimenti? «Penso proprio di no».