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Oughourlian è soddisfatto della stagione ma sta valutando il cambio di management

Stefano Viafora
Stefano Viafora Direttore responsabile 

Entro martedì dovrebbero sciogliersi i nodi più importanti, il finanziere combattuto tra il desiderio di dare continuità a dirigenza e allenatore e la necessità di ascoltare la piazza

Molti a Padova si stanno chiedendo in questi giorni il motivo della settimana di silenzio decisa dalla società. È presto detto, il proprietario (il decisore) non è in città e non essendo totalmente dentro le faccende padovane ha bisogno di confrontarsi con i suoi uomini (e donne) per farsi un'idea su come proseguire. La presidente Alessandra Bianchi e il ds Massimiliano Mirabelli non parlano perchè al momento non saprebbero esattamente cosa dire, che indicazioni dare sul futuro. Gli unici commenti potevano essere fatti sulla partita con la Virtus Verona, ma forse è stato meglio non dire niente, vista la rabbia e la delusione per le scellerate decisioni arbitrali. Non parlano anche perchè loro stessi, in primis, non sanno ancora se saranno al timone del Calcio Padova per la stagione 2023/24.

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Lo stato d'animo di Joseph Oughourlian, ci riferiscono, non è certamente lo stesso di quello post-Palermo, un anno fa. Il finanziere franco-armeno non ha alcuna intenzione di mollare, anzi. È in fin dei conti soddisfatto di questa stagione di transizione, che ha portato a un buon quinto posto e alla valorizzazione di Aljosa Vasic su tutti. Sono anche entrati 75 mila euro di contributi per il minutaggio dei giovani e a giugno la rosa sarà finalmente alleggerita. Con la possibilità di ricostruire dalle fondamenta e ripartire con un nuovo progetto. Il dubbio è solo uno: ripartire con lo stesso management (Bianchi-Mirabelli) oppure "decapitare" il vertice e affidare la guida biancoscudata a nomi nuovi?

Joseph Oughourlian vorrebbe dare continuità al progetto almeno nei ruoli cardine (presidente, direttore e allenatore), ma ascoltare la piazza diventa ora una necessità. Il patron è informato sul malumore di parte della tifoseria e di certa stampa riguardo al nome di Massimiliano Mirabelli, un rapporto che si è incrinato in questa stagione fino a sfasciarsi completamente nella seconda parte del campionato (complici anche i risultati altalenanti). Ieri altro statement significativo da parte della curva: "Riteniamo sia dannoso e colpevole insistere con Mirabelli" hanno scritto nel lungo comunicato diffuso. A livello amministrativo Oughourlian non può che essere soddisfatto (aveva mandato anche un emissario a controllare i conti, lo scorso ottobre, risultati perfettamente in ordine), a livello sportivo pure (Mirabelli ha portato a termine il compito che gli era stato affidato, l'unica rimostranza Joseph gliel'ha fatta per l'esonero di Caneo perchè si aspettava un anno tranquillo). Ma, appunto, il dubbio è lecito ora: non è rischioso cominciare una stagione portandosi dietro queste scorie negative? Cosa succederebbe al primo passo falso? Il primo tassello risponde al nome di Alessandra Bianchi: rimarrà al Padova o sarà dirottata verso altri lidi (a Rimini, sempre per conto di Oughourlian, dove è già nel Consiglio di amministrazione della Fiera)? Oppure rimarrà nel calcio, ma "in proprio", dove ha estimatori (il Cesena le ha già chiesto la disponibilità per la prossima stagione mentre l'attuale presidente della Lega Pro, Matteo Marani, la incontrerà lunedì per un evento della Lega Pro, occasione secondo indiscrezioni per parlare di un importante incarico istituzionale). Tanti interrogativi che troveranno risposta verosimilmente in questa settimana, prima delle dichiarazioni ufficiali.